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La legittima difesa è legge, Morrone: "Una norma di buon senso. Accolte le richieste degli italiani"

La commissione Giustizia del Senato aveva dato il via libera al testo senza alcuna modifica

La legittima difesa è legge. L'approvazione del Senato è arrivata con 201 voti favorevoli (oltre alla maggioranza Lega-M5s, anche quelli di Forza Italia e Fratelli d'Italia), 38 contrari e 6 astenuti. La commissione Giustizia del Senato aveva dato il via libera al testo senza alcuna modifica. "Una grande soddisfazione per gli italiani che hanno chiesto a gran voce questo provvedimento e per chi ha lavorato in questi mesi al testo, puntando, in particolare, all’ampliamento dell’applicazione della legittima difesa, all’inasprimento delle sanzioni per i reati di furto, violazione di domicilio e rapina e all’introduzione di una presunzione di legittima difesa ‘domestica’", commenta il sottosegretario alla Giustizia, Jacopo Morrone.

L'esponente del Carroccio evidenzia "i punti qualificanti del provvedimento: agisce sempre in stato di legittima difesa chi si trovi a dover rispondere a una intrusione violenta, nel proprio domicilio o nei luoghi di lavoro, compiuta con armi o con altri mezzi offensivi. Chi è aggredito, infatti, deve essere consapevole di poter reagire all’attacco senza dover temere un estenuante calvario giudiziario a proprio carico. Non sussiste, dunque, alcuna possibilità che la nuova norma possa essere scambiata per una ‘licenza di uccidere’, come qualcuno ha volutamente travisato. Al contrario, si elimina ex ante qualunque dubbio sul perimetro della condotta giudicata non punibile".

Continua Morrone: "Viene quindi allargata la tutela per la persona che reagisce per difendersi, mentre si riduce la discrezionalità a disposizione dell’autorità giudiziaria per valutare la legittimità dell’atto di difesa. Rimane l’eccesso colposo, ma viene introdotto anche il concetto di ‘grave turbamento’ determinato dal pericolo in atto. In coerenza con queste previsioni della norma, chi si è difeso secondo quanto previsto dalla legge non dovrà pagare alcun risarcimento nel caso abbia provocato danni a chi l’ha aggredito. Infine, il patrocinio gratuito: chi si è difeso legittimamente da un attacco violento potrà beneficiare, durante il successivo procedimento penale, del patrocinio legale a spese dello Stato". Morrone specifica che "non si tratta di una riforma di parte, ma di buon senso e secondo giustizia. Un passo in avanti nella civiltà del diritto perché punta a impedire il ripetersi di gravi ingiustizie. Non è infatti concepibile che chi si difende legittimamente da un attacco violento diventi vittima due volte, del criminale e poi dello Stato".

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