Lotta alla vivisezione, Biserna: "Le istituzioni lancino un grido"

“Credo che quanto emerso nei giorni scorsi  circa  la sofferenza di tantissimi beagle non possa essere accantonato subito dopo questo periodo di riflettori. Questi cani erano allevati in massa e cresciuti costantemente lontano dalla luce del sole, mai all'aperto e chiusi in piccole gabbie, da dove uscivano ed escono per andare al "macello"”. Il vicesindaco di Forlì, Giancarlo Biserna esorta le istituzioni ad impegnarsi per combattere queste atrocità. “Ritengo indispensabile che vada verificato che  le irregolarità riscontrate in questo caso non  siano pratica diffusa”.

“Ora quindi che questi nodi sono venuti al pettine è necessario lavorare  perchè  fatti così gravi finiscano e  portino in primo piano le ragioni scientifiche ed etiche della possibilità del  superamento della vivisezione, come numerose pubblicazioni scientifiche dimostrano. - continua Biserna - Va detto che esistono una legge nazionale e direttive europee che purtroppo non pongono veri vincoli al ricorso agli animali per la sperimentazione. Si tratta di circa 900.000 animali l'anno in 600 strutture pubbliche e private; sono situazioni che abbisognano sicuramente di controlli qualificati ed è necessario essere certi che questi controlli poi vengano fatti. E' in questa direzione che bisogna muoversi, spingendo perchè l'articolo 14 della Legge Comunitaria venga approvato definitivamente, realizzandosi così un incentivo per la ricerca pulita, scientifica ed eticamente accettabile”.

“Pertanto – conclude il vicesindaco - il mio invito è di non abbassare la guardia e di  impegnarsi, ognuno nei propri ambiti, per leggi più giuste ed etiche. Più sono le voci, anche istituzionali, che si levano in questa direzione, più forza può avere questa battaglia di giustizia e di morale”.