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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Ma che…”ca….” state facendo ? Lettera ai lavoratori dell’Electrolux di Forlì

"La situazione è talmente assurda che si fa fatica a crederci. Ma andiamo per ordine: L’azienda, qualche mese fa, annunciava l’ intenzione di delocalizzare in Polonia gli stabilimenti italiani del gruppo Electrolux"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

"La situazione è talmente assurda che si fa fatica a crederci. Ma andiamo per ordine: L’azienda, qualche mese fa, annunciava l’ intenzione di delocalizzare in Polonia gli stabilimenti italiani del gruppo Electrolux. Seguirono scioperi e manifestazioni in ordine sparso (ogni stabilimento per suo conto ) e la solita inutile liturgia di incontri con le autorità. Il tutto senza nessun risultato… e questo lo sanno tutti. Poi, magicamente, poco prima delle feste, arrivano nuove commesse e si torna a lavorare più di prima; come se non fosse successo niente. Dopo 2 anni di CIG si torna ad orario pieno. Addirittura, l’azienda chiede a quei lavoratori che avevano deciso di licenziarsi di rimanere ancora per un mese…..Da allora il più assoluto silenzio: dei sindacati, dei lavoratori, dell’azienda e della politica.

Poi improvvisamente scoppia un casino. Si viene a sapere che sta “girando” l’ipotesi di una riduzione del salario a parità di orario. E allora, mas-media e avvoltoi vari al soldo dei padroni ci si buttano sopra per dimostrare che in Italia il lavoro costa troppo. Intanto i sindacati che fanno ? Brancolano nel buio in attesa di conoscere la “sentenza” ufficiale dell’Azienda.

Alcune  domande ai lavoratori : a cosa sono serviti gli scioperi? Lo sanno tutti che gli operai hanno più potere quando il padrone ha più bisogno di loro; cioè, uno sciopero oggi varrebbe molto di più di prima, quando c’era poco lavoro. E invece è avvenuto il contrario: “ senza nessuna garanzia per il futuro si interrompono gli scioperi e si lavora più di prima “. E poi chi ci dice che l’azienda non stia facendo “magazzino“ per poi delocalizzare (o annunciare nuovi esuberi ) senza rimetterci niente e depotenziare eventuali scioperi futuri?

Visto che a orario pieno si recupera salario; perché non approfittarne almeno per fare una “cassa di resistenza” a garanzia del salario  per gli scioperi futuri?. E invece niente! I sindacati, hanno abbassano la testa e aspettato…. fino a che l’azienda non li ha scavalcati pubblicamente, scegliendo il terreno di scontro a lei più favorevole: il costo economico del lavoro e non il costo sociale del profitto.

Che sindacato è quello che favorisce sempre il padrone ? Che rinuncia a colpire nel momento di maggior debolezza dell’avversario ?
Che sindacato è quello i cui segretari generali (Landini FIOM) e Susanna Camuso (CGIL) si inchinano a Renzi :astro nascente della politica antioperaia e serva di confindustria ? Non è giunta l’ora che la CGIL si liberi una volta per tutte del legame con un PD sempre più  
spostato a destra che si allea con Berlusconi per fare riforme ( elettorali e istituzionali ) ancora più antidemocratiche e anticostituzionali delle precedenti ? Non è il momento, infine, d’imporre alle burocrazie sindacali una strategia di lotta, coordinata in tutti gli stabilimenti, che rifiuti qualsiasi ricatto e che preveda anche l’occupazione degli stabilimenti con la rivendicazione della  nazionalizzazione sotto controllo operaio (senza indennizzo alla proprietà ) di tutto il gruppo Electrolux? I lavoratori pagano la crisi del capitale, è ora che la paghino i padroni".

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