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Marchi (Italia Viva): "No al maxi supermercato. Riqualificare altre aree e sostenere il piccolo commercio"

Lo afferma il gruppo di Italia Viva Forlì in prossimità del voto del consiglio comunale sulla nuova lottizzazione che dovrebbe far nascere un nuovo complesso commerciale in via Bertini

"Chiunque è in grado di comprendere che ciò che andava bene fino ai primi di marzo, oggi va messo in discussione: quel nuovo complesso commerciale ora non serve alla città e non risponde al bisogno di mercato". Lo afferma il gruppo di Italia Viva Forlì in prossimità del voto del consiglio comunale sulla nuova lottizzazione che dovrebbe far nascere un nuovo complesso commerciale in via Bertini.

“A Forlì si fa finta che non sia successo nulla - afferma Italia Viva, rappresentata da Massimo Marchi in consiglio comunale - e si ripropone un modello superato dagli eventi. Di fronte a un tessuto di piccoli e piccolissimi commercianti che stanno soffrendo pesantemente il Comune  pensa a realizzare l’ennesima grande superficie di vendita che in questo caso sarebbe seconda per dimensioni solo al “Punta di ferro”. Non è un progetto che viene dalla precedente amministrazione, perché Davide Drei e Francesca Gardini, sindaco e assessore, avevano per diversi mesi ascoltato tutte le categorie e svolto un lavoro altamente partecipato escludendo, a fronte di evidenze oggettive, la possibilità di una grande superficie di vendita in un'area non adeguata a sostenere traffico e servizi necessari. Tra l'altro con impatto molto negativo in considerazione delle già numerose attività analoghe operanti nell'area. Dopo l'emergenza Covid, poi, la situazione di mercato non è certo migliorata. E allora perchè un progetto così grande, in questo momento, deciso in piena crisi sanitaria ed economica? Non ne vediamo la necessità". 

"Ogni paragone con l'iper di Punta di Ferro è improprio - afferma ancora Marchi - quell'opera si è realizzata di 10 anni fa ed è posizionata in un'area servita, vicina al casello autostradale, in un contesto (all'epoca) completamente diverso da questo. Oggi sarebbe un errore farla: sbagliare è umano, ma perseverare sarebbe diabolico. Siamo favorevoli alla concorrenza e per questo proponiamo, se c'è qualche soggetto interessato a installare a Forlì un nuovo maxi-supermercato di generi alimentari, di lavorare per il rilancio dei Portici o dell'area dell'ex Simply. Però no a nuove strutture di cui nessuno avverte il bisogno. Noi siamo per sostenere la rete del commercio che già esiste: dare una mano concreta ai piccoli e medi imprenditori che faticosamente resistono alla crisi; non siamo a favore di nuovi complessi di dubbia utilità in questo momento. Non ce l'abbiamo certo con i privati che sono coinvolti in questa iniziativa, a cui vanno tutto il nostro rispetto e la nostra comprensione; ma un ente pubblico come il Comune di Forlì ha un compito diverso, che è quello di orientare lo sviluppo del territorio in maniera sostenibile nel contesto in cui matura la decisione".

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