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Elezioni, Rossi (L'Alternativa per Forlì): "Né Calderoni né Zattini hanno un’idea della città del futuro"

"Sono più impegnati nella ricerca del consenso che a proporre soluzioni reali ai problemi", tuona Rossi

"La campagna elettorale nella nostra città rischia di essere la ripetizione di cose già viste". Esordisce così nelle sue considerazioni Mattia Rossi, candidato e capolista de "L'Alternativa per Forlì". "Da una parte - osserva Rossi - un centro-sinistra incapace di andare oltre il mero attacco alle destre, come accadeva negli anni dell’antiberlusconismo, dall’altra una destra che mette in campo una coalizione a forte traino leghista, macchiando la storia di Forlì come accaduto con la sceneggiata del comizio dal balcone di poche sere fa. Sceneggiata riuscita nel suo intento visto che a Forlì da giorni non si fa che parlare solo di Salvini. Una campagna elettorale che replica le polemiche nazionali ma molto distante dal parlare al territorio".

"Né Calderoni né Zattini paiono avere in testa un’idea di città da qui ai prossimi 10-20 anni, più impegnati nella ricerca del consenso che a proporre soluzioni reali ai problemi - prosegue Rossi -. Difficile trovare traccia dei loro programmi e capire fino in fondo cosa pensano di questioni come Alea, Unione dei Comuni, tematiche ambientali e sociali, sanità e area vasta, infrastrutture, sport.  Notiamo poi come su tematiche importanti come Alea si faccia molta confusione: nel centro-destra, viene lasciata a Mezzacapo l’aspra critica sulla raccolta dei rifiuti a Forlì, puntando alla pancia dei cittadini, cosa che Zattini non può fare direttamente visto che, piuttosto che fare una concreta opposizione a questo regolamento e ad un fumoso piano tariffario, ha votato lo stesso testo in Consiglio Comunale a Meldola, evidenziando una formale convergenza con il Pd. Difficile capire quale sinergia ci sia invece nel centro-sinistra tra Calderoni, i candidati e le liste che li sostengono".

"Ognuno pare vada per sé senza un progetto condiviso - aggiunge Rossi -. Con Calderoni che cerca di smarcarsi dal Pd, con le liste che sostengono la sua candidatura non allineate al loro Candidato sindaco. Come si comporterà Calderoni se dovesse diventare sindaco? concederà nuove aree industriali e commerciali come da lui dichiarato senza compensazione, o seguirà l'idea dei Verdi, che lo sostengono, di consumo zero del territorio? C’è la mancanza di una distinzione vera, nei contenuti, tra centrosinistra e centrodestra, c’è il bisogno di prendere posizione, di una sinistra che torni a parlare dei problemi e dei bisogni dei suoi cittadini e combatta la destra su questo fronte".

"La nostra lista può essere un’alternativa seria per condividere proposte che guardino al futuro di Forlì, come uscire  da questa unione dei comuni, cosa che ci distingue dai due schieramenti principali, verificare la gestione di Alea perché così non funziona, restituire a Forlì un ruolo che ha perso nel confronto con gli altri territori per via delle scelte isolazioniste di questi anni - conclude -. L'Alternativa per Forlì,nasce da diverse forze politiche: ÈViva (di cui faccio parte), Prc, Sinistra Italiana, Possibile, forze che hanno rinunciato a presentare i propri simboli e si sono messe insieme sotto a un unico nome per il bene di Forlì, aprendo al civismo senza negare il fatto di essere una lista profondamente di Sinistra".

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