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Medicina, Ragni (FdI): "Progetto portato a termine grazie al centrodestra"

A dirlo è Fabrizio Ragni, vicecoordinatore provinciale Forlì-Cesena di Fratelli d'Italia, e componente del direttivo del Circolo comunale forlivese di FdI Caterina Sforza

"L'attivazione del corso di laurea a ciclo unico in Medicina e Chirurgia nella sede di Forlì, oltre che ad arricchire la già importante offerta formativa universitaria del nostro Campus, rappresenta un’opportunità di crescita per la sanità nel nostro territorio, impegnando docenti e personale Universitario nonché medici attivi nella Ausl della Romagna permettendo di sviluppare importanti rapporti e sinergie nei diversi ambiti sanitari riguardanti l’ assistenza, la ricerca e la formazione". A dirlo è Fabrizio Ragni, vicecoordinatore provinciale Forlì-Cesena di Fratelli d'Italia, e componente del direttivo del Circolo comunale forlivese di FdI Caterina Sforza, che parla di "una presenza che segna anche positivamente la conclusione di un lungo percorso che negli ultimi due anni ha visto il centrodestra in prima fila per difendere i livelli di cura e i servizi professionali e specialistici forlivesi, sventando il tentativo di altre città di allocarsi presso le proprie sedi i corsi decentrati della facoltà di Bologna".

"In questo momento di massima soddisfazione non vorremmo che qualcuno si dimenticasse che il progetto di insediamento del corso di laurea di Medicina e Chirurgia a Forlì ha visto nella seduta decisiva del Consiglio Comunale l'astensione del Partito Democratico, per non parlare del silenzio dell'allora sindaco Davide Drei quando il Comune di Ravenna chiedeva soltanto per sé l'attivazione della specialistica e l'opzione Forlì venne sostenuta e difesa soltanto dal centrodestra e dall'attuale sindaco Gian Luca Zattini - aggiunge -. I continui tagli alla sanità pubblica dell'Emilia-Romagna inferti dalle giunte regionali di sinistra negli ultimi decenni hanno portato all'attuale carenza non soltanto di posti letto per i pazienti ma anche di specializzazioni mediche in settori chiave come la chirurgia, la medicina d’emergenza urgenza e la pediatria".

"E c'è anche la questione dell'emergenza sanitaria da Coronavirus che dimostra come sia necessario potenziare ancora di più in questa fase storica i servizi e il personale. Inoltre, è necessario anche fornire una risposta alla cronica mancanza di medici che si andrà a figurare nei prossimi anni con i prossimi pensionamenti, creando percorsi accademici che permettano la formazione di professionisti e specialisti - prosegue Ragni -. Rafforzare la formazione di nuovi quadri , anche attraverso l'attivazione del corso di laurea forlivese, è la strada giusta per invertire la tendenza. E questa strada – non dimentichiamolo - è stata intrapresa grazie all'impegno ed alla determinazione della nostra parte politica".

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