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Minori, conclusa la commissione sugli affidi: "Vanno aiutati a casa"

"La collaborazione dell'opposizione - ha esordito Tassinari - non e' stata tanta e per il prosieguo dei lavori e' stato demotivante"

Una figura di supervisione degli affidi di minori nel Comune di Forli'; un approccio collegiale e d'equipe dei vari casi da parte degli operatori sociali; maggiori risorse. Sono alcune raccomandazioni che emergono dalla relazione finale della commissione di indagine e studio sulla rete dei servizi per minori, insediatasi, ricorda la presidente Elisabetta Tassinari leggendo lunedì pomeriggio in Consiglio comunale il documento, il 23 settembre in seguito allo scoppio dello "scandalo" di Bibbiano e ad alcune segnalazioni arrivate all'assessorato competente su criticita' e anomalie per i minori affidati.

"La collaborazione dell'opposizione - ha esordito Tassinari - non e' stata tanta e per il prosieguo dei lavori e' stato demotivante". Ci si e' concentrati in particolare sugli allontanamenti temporanei da parte del tribunale, per i quali emergono "alcune criticita'". Da qui la necessita' di attivare "politiche familiari attive per prevenire gli allontanamenti e sostenere la famiglia d'origine". Occorre dunque, ha aggiunto, "aiutare il minore a casa propria, evitando il piu' possibile gli interventi giudiziari" e "favorendo il rientro dei minori allontanati". Va potenziato il welfare educativo familiare, "in equipe con i soggetti coinvolti", attraverso maggiori risorse e personale. E puntando su servizi innovativi, sull'accompagnamento e sull'informazione sociale. Dunque politiche di prevenzione e di sostegno alla genitorialita', ma anche maggiore dialogo tra Servizi sociali e Ausl e assegnazione collegiale dei vari casi di minori con difficolta', per evitare la "discrezionalita' degli operatori sociali".

Infine occorre maggiore rispetto dei tempi previsti dalle norme sui procedimenti. La minoranza va all'attacco: per il capogruppo del Partito democratico Soufian Hafi Alemani si tratta della "relazione della presidente data che non e' stata discussa in commissione". Il centrodestra, ha proseguito, "ha cercato di creare un caso e non ci e' riuscito. Gli operatori fanno il loro lavoro con dignita' e professionalita' e per 10 mesi sono stati messi sotto accusa". Dello stesso avviso Giorgio Calderoni di Forli' e co, che mette in luce le varie parti della relazione estrapolata da quella fatta a livello regionale. E "non c'e' nulla sulle 10 segnalazioni attivate". Daniele Vergini del Movimento 5 Stelle continua a ritenere "necessaria" la commissione, "le strumentalizzazioni sono sempre dietro l'angolo in politica, ma ci siamo tolti dei dubbi e nessuno e' stato messo alla gogna".

Infine Massimo Marchi del Gruppo misto trova che "l'elefante ha partorito il topolino, parlare di lavori e' eccessivo dato che la commissione si e' riunita sei volte, l'ultima il 6 febbraio". La maggioranza rispedisce le accuse al mittente: Massimiliano Pompignoli della Lega ha spiegato che e' stato fatto "un quadro della situazione e i Servizi sociali funzionano, con qualche perplessita'. Avreste potuto lamentarvi in commissione". Elio Dogheria di Forli' Cambia ha sottolineato invece che si tratta di "interventi di grande sensibilita' e il controllo era opportuno". Anche l'assessore al Welfare Rosaria Tassinari ha ricordato che "i fatti di Bibbiano avevano creato malumori. La commissione ha fatto venir meno l'allarme e non mi arrivano piu' segnalazioni". (fonte Agenzia Dire)

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