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Morrone alla Cgil: "Serve una visione più ampia per riformare l'organizzazione penitenziaria"

“Conoscendo a fondo i problemi gravi che affliggono il nostro sistema penitenziario - prosegue Morrone - credo che le priorità siano altre rispetto a ulteriori gratifiche e scatti di carriera a chi è già tutelato"

“Ho grande rispetto per il ruolo dei sindacati qualunque sia il loro retaggio politico, tuttavia credo anche che, da parte loro, si debbano usare lungimiranza e obiettività in contesti di riconosciuta criticità. Mi riferisco, in particolare, alle recenti dichiarazioni della Fp Cgil Nazionale a cui non è piaciuta la mia presa di posizione critica sulla manovra per aumentare l’emolumento dei dirigenti penitenziari utilizzando risorse stanziate per l’indispensabile assunzione di nuovo personale delle forze di Polizia”. Così in una nota il parlamentare della Lega Jacopo Morrone.

“Conoscendo a fondo i problemi gravi che affliggono il nostro sistema penitenziario - prosegue Morrone - credo che le priorità siano altre rispetto a ulteriori gratifiche e scatti di carriera a chi è già tutelato. Non può sfuggire a nessuno che il primo problema da risolvere sia la cronica carenza dell’organico di Polizia penitenziaria e, a seguire, serva una riforma strutturale del Corpo che preveda formazione e equipaggiamenti adeguati, ma anche una gestione organizzativa differente che contempli una catena di comando della sicurezza nelle carceri affidata a idoneo personale specializzato dello stesso Corpo di Polizia penitenziaria. E’ grave sottostimare il problema ‘sicurezza’ dentro gli Istituti penitenziari e il carico di lavoro e responsabilità che pesa sulle spalle delle donne e degli uomini in divisa, soprattutto dopo le rivolte avvenute lo scorso anno e la crescita continua di aggressioni da parte dei detenuti nei confronti degli agenti. Per non parlare della droga e dei cellulari che entrano in carcere, emergenza che solo attraverso l’attento controllo della Polizia penitenziaria viene sventata. Appare indispensabile, afferma la Fp Cgil ‘riconoscere dignità del lavoro per tutte e tutti all'interno del mondo della giustizia’. Come non essere d’accordo? E’ certo tuttavia che questo obiettivo non può essere raggiunto seminando sempre negli stessi ristretti orticelli, ma cercando di farsi carico realisticamente del quadro più generale e delle precedenze che richiede”.

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