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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Morrone: "La caccia è prima di tutto una tradizione da custodire e tramandare"

Massimiliano Pompignoli ha messo in luce le “deficienze del piano e l’insufficienza degli strumenti di programmazione e gestione di alcune specie"

Il sottosegretario alla Giustizia, Jacopo Morrone, ribadisce l'urgenza di "ridare alla caccia il valore e la centralità che si merita nell’azione di Governo". "La caccia è prima di tutto una tradizione da custodire e tramandare - ha sottolineato Morrone ai microfoni di Agrilinea in occasione di Caccia & Country - per farlo, occorrono strumenti e azioni incentivanti che suscitino l’interesse delle giovani generazioni. Dobbiamo essere consapevoli del prezioso contributo che i cacciatori portano all’ambiente, all’ecosistema e alla fauna selvatica. Per anni buona parte della politica li ha bistrattati ma non dobbiamo mai dimenticarci che svolgono una funzione determinante per il mantenimento dell’equilibrio faunistico regionale. La caccia è prima di tutto salvaguardia della biodiversità e controllo delle specie. Chi, nell'esercizio dell’attività venatoria, non rispetta le regole e vive nell'illegalità non può essere tollerato".

Ospite nel pomeriggio della trasmissione di Agrilinea incentrata sul ruolo della caccia in Emilia Romagna e sui contenuti del Piano Faunistico Venatorio 2018-2023 è stato invece il consigliere regionale della Lega, Massimiliano Pompignoli, che ha messo in luce le “deficienze del piano e l’insufficienza degli strumenti di programmazione e gestione di alcune specie". Pompignoli ha poi sollecitato i vertici regionali, presenti in trasmissione, “a mettere mano alla legge regionale (numero 8 del 1994) perché obsoleta rispetto al quadro territoriale e all’evoluzione del panorama venatorio emiliano romagnolo". "Non c’è più tempo - ha sottolineato -; questa Giunta avrebbe dovuto mettere mano alla norma prima dell’approvazione del Piano e non dopo. A questo punto, vista la curiosa inversione dei lavori, mi auguro che si proceda alla svelta e che la Regione si interfacci preventivamente con le associazioni di categoria e con le forze di opposizione per revisionare nel migliore dei modi una legge che ha urgenza di essere rivista e calibrata sull'evoluzione della densità venatoria e, soprattutto, sulle istanze dei cacciatori".

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