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'Moschea' in via Fabbretti: "Proteste dei residenti, intensificare i controlli"

Jacopo Morrone, segretario provinciale della Lega Nord, interviene “dopo l'ennesima contestazione dei residenti di via Fabbretti sul via vai continuo di fedeli dalla moschea a tutte le ore del giorno"

Jacopo Morrone, segretario provinciale della Lega Nord, interviene “dopo l'ennesima contestazione dei residenti di via Fabbretti sul via vai continuo di fedeli dalla moschea a tutte le ore del giorno. Abbiamo più volte criticato sia l'occulta procedura di ‘silenzio assenso’ promossa dall'ex Giunta Balzani sugli accordi intercorsi tra l'amministrazione forlivese e l'associazione islamica, sia la totale mancanza di dibattito in consiglio comunale su una questione dall'impatto dirompente nella vita dei forlivesi, che, a giochi fatti, si sono ritrovati con una ‘moschea’ a pochi passi da casa, addirittura la seconda a distanza di una decina di km dall'altra. Una convivenza forzata e un mutismo istituzionale che ancora oggi la fanno da padrone".

"Sorprende davvero la mancanza di responsabilità degli amministratori del Pd che persistono a mantenere una posizione di insulso buonismo conciliante anche di fronte ai ripetuti allarmi sulla presenza in Italia di un forte radicalismo islamico, operante soprattutto nella rete di moschee, luoghi di preghiera e centri islamici incontrollati o, addirittura, abusivi.  - sottolinea il rappresentante del Carroccio - Crediamo che sia colpevole sottovalutare le ripercussioni negative derivanti dalla presenza di moschee utilizzate non tanto per la preghiera, quanto per diffondere sermoni forgiati molto spesso su posizioni legate al fondamentalismo. Qui non si discute la libertà di religione che è tutelata dalla Costituzione. Qui è in ballo qualcosa di molto diverso, che è il richiamo al radicalismo islamico attraverso i sermoni pronunciati in arabo da Imam che agiscono impunemente, senza essere soggetti ad alcun controllo da parte delle istituzioni. E che la questione sicurezza sia delicatissima non lo afferma la Lega Nord, ma le ripetute dichiarazioni del Ministro Alfano, i report dell’intelligence italiana che monitora costantemente la situazione e invita all’allerta, e le recenti operazioni investigative condotte anche in Emilia Romagna, come in altre regioni, che hanno dato esiti inquietanti”.

"Le nostre, quindi, sono legittime preoccupazioni per la sicurezza e per l’ordine pubblico in un'area cieca e residenziale di Forlì, che rischia di scivolare in un'irrecuperabile situazione di degrado. Ed è in quest’ottica che ribadiamo la necessità di monitorare e di controllare capillarmente le attività che sono svolte in queste strutture", conclude Morrone.

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