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Motorizzazione civile, Acri: "Non si sa più niente del destino della sede di Forlì"

"l silenzio assordante lascia presagire una decisione non giustificabile oppure un mantenimento dello status quo con la classica formula del 'temporaneamente' "

“Delle sorti della motorizzazione di via Golfarelli  non si hanno più notizie e siccome si dice che 'a pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca', il silenzio assordante lascia presagire una decisione non giustificabile oppure un mantenimento dello status quo con la classica formula 'temporaneamente' che nel lessico italiano non trova nulla di maggiormente definitivo”: lo scrive Raffaele Acri, in merito alla chiusura, ventilata da diversi anni, della sede in affitto di Forlì, per concentrare le attività in quelle di proprietà statale a Cesena.

Acri attacca infine la deputata Simona Vietina: “Non emergono notizie in merito alle decisioni assunte nelle aule parlamentari La stessa Onorevole Vietina proponeva soluzioni avulse da qualsiasi sostegno di natura economica, come lo spostamento presso una nuova struttura, senza che fossero espressi sia i costi logistici sia una comparazione in termini strettamente utilitaristici che dovessero giustificare il mancato spostamento di circa 15 km verso Cesena se non meri interessi di campanile”.

Ed infine: “Probabilmente le opinioni nefaste espresse dagli utenti sui social rispetto alla sensazione di efficienza del servizio fornito dagli uffici della sede di Forlì hanno convinto i parlamentari locali che una difesa ad oltranza non era politicamente produttiva e quindi dopo gli appannamenti dovuti alla calura anticipata e la riduzione delle esigenze legate alla turnazione delle vacanze estive, le necessità incombenti sugli uffici ed officine della motorizzazione si riaccenderanno a settembre e speriamo di non trovare il classico provvedimento dell’ultimo minuto prima della chiusura delle attività istituzionali”.

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