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"Nessuno scrive al colonnello, qualcuno scrive al sindaco"

"Caro Roberto, ho letto le tue richieste di dimissioni di Bersani. Legittime, bada bene, ma fuori contesto. Sbaglierò, ma sono ancora convinto che la politica abbia luoghi deputati"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

"Caro Roberto, ho letto le tue richieste di dimissioni di Bersani. Legittime, bada bene, ma fuori contesto. Sbaglierò, ma sono ancora convinto che la politica abbia luoghi deputati, e che in quei luoghi vadano esercitati il diritto di critica e di autocritica. E mi è dispiaciuto non vederti, a esporre le tue idee , nell'assemblea del nostro partito. Posso capire il momento, difficile anche dal punto di vista umano, anche per le tua assurde vicende giudiziarie, degne di  di Kafka, più che di Marquez.

Ma è proprio nei momenti difficili che avere un partito vicino ti aiuta. Perchè, vedi, come diceva Majakowskii, nella sua poesia Il partito : la sciagura è nell' uomo quando è solo./ L' uomo solo non è un invincibile guerriero. Di lui ha ragione il più forte /anche da solo, hanno ragione i deboli se si mettono in due./ Ma quando dentro il Partito/ si uniscono i deboli di tutta la terra /arrenditi, nemico, muori e giaci. Nel tuo libro, ci parla di questa solitudine. Ma forse, il titolo giusto sarebbe stato “La solitudine dei sindaci primari”, Paolo Giordano mi perdoni. Perchè, probabilmente, l'uso delle primarie come meccanismo di selezione della classe dirigente, porta, inevitabilmente, ad una convinzione dell'eletto ad essere cosa altra dal partito, e a pensare, magari di avere una investitura popolare che gli consenta un diritto di prelazione sulla linea politica.

Capisco, anche, che tu possa aver creduto di trovarti straniero in terra straniera, in quelle assemblee, venendo da una competizione interna al PD, aspra che ha lasciato ferite. Ma proprio rifiutando il confronto si cristallizano le posizioni. Oggi non credo abbia senso parlare ancora di balzaniani o masiniani. E così non sarebbe se una casa comune ci fosse stata. Scopriresti di avere , magari, più punti di contatto che differenze. Sulla via Emilia bis, e su Hera, sarei stato d'accordo con te, sulle cordate clientelari nel partito e sulla morte della socialdemocrazia, no.

Ci saremmo confrontati , magari tu mi facevi cambiare idea, oppure succedeva il contrario. Ma , vedi, saremmo usciti insieme. Perchè è questo che conta. Essere una squadra che gioca insieme. E non importa che tu sia il centravanti e io il terzino, quello che conta è il collettivo. E, in una grande squadra , come cantano i tifosi del Liverpool You'll never walk alone . Magari non sarà sempre nella direzione che volevi, ma non camminerai mai solo. Roberto, la squadra c'è, ti aspettiamo".

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