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"Lavoriamo per un soggetto politico unitario, anche a Forlì"

"Il Partito Democratico forlivese non è più, se mai lo è stato, un luogo accogliente per i lavoratori e per i militanti che vogliono impegnarsi con passione all’edificazione di una società diversa, più giusta e più equa"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

"Il Partito Democratico forlivese non è più, se mai lo è stato, un luogo accogliente per i lavoratori e per i militanti che vogliono impegnarsi con passione all’edificazione di una società diversa, più giusta e più equa. Noi ne avevamo preso atto fin dalla sua nascita, ma ora, sia la significativa diminuzione degli iscritti negli ultimi anni sia l’uscita di esponenti di primo piano, come la compagna Tatiana Gentilini, operaia Electrolux e consigliera comunale di Forli, confermano ampiamente la deriva autoritaria e di destra intrapresa dal Partito Democratico. Nulla, infatti, rimane delle origini popolari ed egualitarie della tradizione comunista, già da tempo ripudiate e demonizzate, né delle politiche progressiste che caratterizzavano la sinistra italiana. È pertanto evidente che è urgente ricostruire una nuova rappresentanza sociale e politica che tuteli gli interessi delle classi più deboli, delle lavoratrici e dei lavoratori, dei precari, dei giovani, e che sostenga i valori e gli ideali di solidarietà ed eguaglianza della Sinistra. Diversi progetti sono già in campo tanto a livello locale quanto nazionale e le prospettive sono buone, tuttavia occorre respingere le vecchie liturgie e i linguaggi ormai logori della politica-spettacolo che hanno invaso le televisioni e il nostro immaginario collettivo. Collaboriamo per gli ideali ed i contenuti che condividiamo, che sono la stragrande maggioranza, poiché non c’è più tempo per i personalismi o i sofismi. Ricostruiamo un soggetto politico spiccatamente democratico, che sia gestito tramite “una testa un voto” di tutti gli iscritti, che abbia l’ambizione di governare il Paese con un progetto politico alternativo al neoliberismo e alla mercificazione della vita e che incentri la propria azione sulla solidarietà, l’eguaglianza, la giustizia sociale e la convivenza tra i popoli. La situazione economica ed internazionale non ci permette tentennamenti, il colpo di stato ai danni della Grecia e del suo Governo democraticamente eletto ci restituiscono l’imponenza della sfida che abbiamo di fronte. A livello locale, un inizio di dialogo tra tutta la sinistra, sociale e politica, è già cominciato, ora occorre permettere ai cittadini di prenderne parte e di determinare la sua concreta realizzazione. Sicuramente, però, dovrà essere un processo aperto e democratico, capace di dare vita ad un soggetto politico unitario della Sinistra in grado di sostenere le persone in difficoltà e di lottare per il buon esito delle vertenze presenti nella società. Insomma, dovrà unire, in un’azione collettiva e solidale, quello che il neoliberismo ha diviso in questi anni di devastazione economica e sociale. Non sarà facile, ma da parte nostra l’impegno sarà massimo e disinteressato. Il tempo è ora".

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