Super green pass anche in zona bianca, Di Maio: "Nuove misure solo per chi rifiuta il vaccino"
Conclude Di Maio: "E' un battaglia dura, ma per essere vinta richiede un cambio di passo e il rispetto di queste norme da parte di tutti"
"Se bisogna introdurre nuove misure restrittive, bisogna farlo solo per chi rifiuta il vaccino". Questa l'opinione del parlamentare forlivese, Marco Di Maio, espressa attraverso la propria newsletter in vista della firma del premier Mario Draghi sulle nuove misure finalizzate a contenere la quarta ondata di contagi da covid-19. "L’obiettivo di fondo è non chiudere, sostenere attività turismo invernale, non avere impatto economico negativo sulla ripresa - afferma Di Maio -. Le misure che verranno proposte in Consiglio dei ministri nelle prossime ore devono andare in questa direzione".
"Anche in zona bianca (dunque nella fascia di minore pericolosità, come quella in cui ci troviamo ora) occorre restringere le attività che hanno obbligo di green pass nella versione attuale (che si può ottenere anche con un semplice tampone rapido) al green pass rafforzato, assegnato solo a guariti e vaccinati. Insomma, non deve bastare il tampone: serve essere vaccinati - prosegue il deputato -. La validità del green pass va ridotta ridotta a 9 mesi, perchè vediamo che l'efficacia della copertura vaccinale per le seconde dosi non è infinita. Va introdotta la terza dose "booster" dopo 5 mesi dalla somministrazione della seconda e senza limiti d'età: tutti devono poterla fare. Va inserito l'obbligo di terza dose per personale sanitario e dipendenti delle strutture socio-assistenziali, ma anche obbligo vaccinale a docenti e personale scolastico, forze militari e forze dell’ordine. Vanno poi rafforzati i controlli delle forze di polizia".
Inoltre, prosegue Di Maio, "va estenso l'obbligo di green pass 3G (cioè non solo per vaccinati e guariti, ma anche con tampone) a trasporti regionali e interregionali, in cui oggi si può salire senza alcun certificato. E in termini generali, anche qualora si dovesse finire in zona gialla o arancione, le limitazioni dovranno valere solo per coloro che rifiutano il vaccino (e non deve bastare un tampone rapido per poter svolgere le attività)". Conclude Di Maio: "E' un battaglia dura, ma per essere vinta richiede un cambio di passo e il rispetto di queste norme da parte di tutti. Il vaccino e il green pass ci salvano la vita e ci regalano la libertà. Chi sceglie di non vaccinarsi (che è cosa diversa dal non poter vaccinarsi) corre un rischio per la propria salute e, soprattutto, per quella degli altri. Inaccettabile, dopo due anni di pandemia".