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Nuovo centro commerciale, Europa Verde: "Stoppiamo il cemento con una moratoria"

"Ci opponiamo, oggi come allora, anche a questo nuovo centro insensato a pochi metri dal Punta di Ferro e dalla stazione, dove del progetto dei Portici restano solo capannoni sfitti"

"Stoppiamo il nuovo cemento a Forlì con una moratoria": è la proposta del gruppo di Europa Verde. "La notizia del nuovo ipermercato alle porte del centro storico di Forlì, tra via Bertini e via Balzella, purtroppo non è nuova - spiegano - Siamo contenti che Confesercenti e Confcommercio e tante altre voci ora si oppongano a questa realizzazione, ma nella sostanza le varianti introdotte da questa giunta sono irrilevanti rispetto al piano precedente, che prevedeva già 10.000 metri quadri di nuovi centri commerciali. La realtà dei fatti è che gli unici ad opporsi veramente, con osservazioni, comunicati stampa, controdeduzioni e voti contrari sono stati i Verdi ed il Psi con il consigliere Bertaccini: sulla cementificazione la Lega Nord è sempre stata a supporto del progetto presentato dal Pd in passato. 96 centri commerciali nuovi nel Poc, di cui 25 per strutture medio grandi da 25000 mq e 71 medio piccole da 1500 mq approvati con il consenso di tutti, tranne il nostro. Ci opponiamo, oggi come allora, anche a questo nuovo centro insensato a pochi metri dal Punta di Ferro e dalla stazione, dove del progetto dei Portici restano solo capannoni sfitti, ed alle porte del centro storico, con effetti potenzialmente devastanti sui piccoli negozi".

"Le compensazioni, poi, sono una bella presa in giro: si aggiungono migliaia di metri quadri di cemento tolto ad uno spazio oggi verde, ed in cambio si ottengono le infrastrutture necessarie allo stesso insediamento e qualche albero vicino al fiume, in aree già verdi - continuano da Europa Verde - Non sfiora nemmeno l’idea di una equivalenza di superficie cementificata da riportare alla natura. Non ci sono scuse: se si vuole, si può fermare questo scempio, così come si possono fermare gli altri definiti illegittimi dalla programmazione provinciale. Ci sono le ragioni dell’emergenza sanitaria ed economica, c’è l’emergenza climatica ed il connesso obiettivo di consumo di suolo zero che al momento è solo un titolo di una norma che prende in giro i cittadini, lasciando libertà di costruire su questi spazi ora verdi senza vere limitazioni. Chiediamo quindi a tutte le associazioni, forze politiche e cittadini preoccupati di condividere l’appello al Comune ed alla Regione affinché impongano una moratoria sui nuovi centri commerciali per salvare il commercio".

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