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Nuovo piano regionale dei rifiuti e delle bonifiche: tre gli obiettivi principali

Lia Montalti (Consigliera regionale PD) “Approvato in Aula l’impegno a valutare il Piano nel 2025 per rivedere le scelte relative all’impiantistica”

Si è concluso martedì, con il voto dell’Assemblea Legislativa, il percorso durato circa un anno, in cui sono stati coinvolti i firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima, oltre alla Commissione Ambiente e tutti i gruppi assembleari. “Sono tre gli i principali obiettivi del nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti e per la bonifica delle aree inquinate 2022-2027 – afferma la Consigliera regionale Lia Montalti –: raccolta differenziata all’80% entro il 2025, riciclaggio al 66% e stop alla pianificazione di nuove discariche per i rifiuti urbani indifferenziati. Insieme alla legge regionale è stato approvato anche un Ordine del Giorno, di cui sono prima firmataria, condiviso con il gruppo assembleare PD Emilia-Romagna e tutta la maggioranza, e che nasce da un proficuo confronto con il Partito Democratico di Forlì”.

“L’Ordine del Giorno approvato martedì in Aula – prosegue Lia Montalti – introduce un aspetto principale, impegna cioè la Giunta regionale a condividere entro la fine del 2022, con la Commissione Ambiente dell’Assemblea Legislativa, tutta la base dati e la specifica metodologia su cui è svolto il monitoraggio annuale e la valutazione al 2025, e a comunicare tempestivamente i dati relativi ai monitoraggi annuali e alla valutazione al 2025, rendendo anche accessibili nel portale regionale le relative deliberazioni di monitoraggio. Ma non solo. Impegna la Giunta regionale anche a modificare gli scenari di piano, con particolare riferimento alle previsioni relative ai flussi di rifiuti destinati allo smaltimento a termovalorizzatore e discarica, e rivedendo quindi il quadro dell’impiantistica, qualora gli step di monitoraggio e la valutazione intermedia rilevino una accelerazione nel raggiungimento degli obiettivi individuati dal piano e dunque una diminuzione più rapida dei fabbisogni in termini di impiantistica. Infine, impegna la Giunta a operare, di concerto con l’Assemblea Legislativa, una modifica della Legge 16/2015, da avviare in tempi rapidi, al fine di accelerare il processo verso una economia circolare emiliano-romagnola, mettendo in campo le risorse e gli strumenti più attuali e innovativi per sostenere la transizione, e adeguandola alle nuove strategie europee e nazionali”.

Il Piano ha ingenti risorse che si stanno mettendo a frutto. Nel dettaglio, 43 milioni di euro dalla programmazione per l’economia circolare, con l’opportunità di creare nuove filiere, occupazione, lavorazione di altre materie. Imponente anche il Piano per le bonifiche dei siti inquinati con 27 milioni dal PNRR e 5 da fondi nazionali Fsc.

“L’obiettivo che ci siamo posti – conclude Montalti – è quello di  portare la nostra Regione verso un nuovo modello di sviluppo economico, proseguendo una tradizione di innovazione e capacità del nostro sistema imprenditoriale e dei cittadini di rispondere alle sfide. Infatti l’Emilia-Romagna non parte da zero, bensì da una lunga esperienza di buone prassi. Oggi occorrono dunque serietà e pragmatismo per gestire le azioni del Piano, che devono essere comprese e condivise. Da questo punto di vista cittadini e imprese devono diventare protagonisti centrali della transizione ecologica”.

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