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Occupazione: 331 giovani lavoratori assunti o stabilizzati in provincia

Sono gocce nel deserto, ma per qualcuno hanno davvero fatto la differenza. In provincia di Forlì-Cesena sono stati 331 i giovani assunti o regolarizzati nel 2012 grazie ai contributi regionali

Sono gocce nel deserto, ma per qualcuno hanno davvero fatto la differenza. In provincia di Forlì-Cesena sono stati 331 i giovani assunti o regolarizzati nel 2012 grazie ai contributi regionali per la stabilizzazione del posto di lavoro. Le domande e le istruttorie sono state gestite dalle Province e ora, a seguito della pubblicazione della settima e ultima delibera regionale di assegnazione dei contributi, è possibile quantificare con esattezza le ricadute del provvedimento sul territorio provinciale.

I 331 assunti o stabilizzati, in 250 aziende, hanno comportato una spesa per la Regione pari a 2,5 milioni di euro, attinti da un fondo straordinario (finanziato con risorse comunitarie, nazionali e regionali) rivolto ai giovani tra i 18 e i 34 anni. I settori più coinvolti sono stati il commercio, l’artigianato (soprattutto gli installatori di impianti energetici - caldaie - refrigeratori), le piccole imprese meccaniche, i servizi, Internet ed il mondo dell’informatica, il sociale e l’ambiente.

Tra i comuni nel cui territorio risiedono le aziende che hanno assunto, spiccano Forlì con 115 nuovi contratti a tempo indeterminato e Cesena (109). Gli altri Comuni interessati sono stati Cesenatico (21), Bertinoro (13), Gambettola (11), Forlimpopoli (8), Bagno di Romagna, Longiano e Savignano sul Rubicone (7), Modigliana (5), Meldola, Mercato Saraceno e Predappio (4), Castrocaro e Gatteo (3), San Mauro Pascoli e Santa Sofia (2), Civitella di Romagna, Galeata, Roncofreddo, Sogliano al Rubicone, Tredozio e Verghereto (1).

“A fronte dei dati in nostro possesso – afferma il consigliere regionale del Pd Damiano Zoffoli – c’è ancora molto da fare. Nel territorio di Forlì-Cesena i disoccupati alla fine del 2012 erano oltre 34.600, con un aumento dell’11,2 per cento rispetto all’anno precedente. Essere riusciti ad evitare questa sorte ad oltre 330 giovani è motivo di soddisfazione ma è chiaramente ancora troppo poco di fronte alla dimensione complessiva del problema. La Regione però ha dimostrato di esserci. Con le linee di programmazione ed indirizzo 2011/2013 sta compiendo tutti i passi che le è concesso fare per invertire la rotta. Oltre al fondo per l’assunzione e la stabilizzazione lavorativa, sono partiti incentivi e contributi per lo start up di nuove imprese e per le aziende che investono, che internazionalizzano le loro attività, che affrontano la ricerca e l’innovazione, che si impegnano nella formazione”.

Le citate “Linee di programmazione e indirizzi per il sistema formativo e per il lavoro 2011/2013”, approvate dell’Assemblea Legislativa nel marzo 2011, individuavano in un accordo triennale tra la Regione e le nove Amministrazioni provinciali lo strumento atto a coordinare le iniziative previste per dar corpo alle politiche per il lavoro. Gli incentivi erano graduali, a seconda delle caratteristiche di “svantaggio” del lavoratore assunto, raggiungendo l’apice dei 12mila euro in caso di assunzione di giovani donne.

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