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Venerdì, 19 Aprile 2024
Coronavirus

Oltre tre ore in auto per un tampone: "Ecco come si potrebbero evitare le code"

Sulla questione intervengono i portavoce di Europa Verde Forlì-Cesena Cristina Mengozzi e Alessandro Ronchi

"Nel 2022 code di più di tre ore in auto per fare i tamponi si potrebbero tranquillamente evitare con una organizzazione diversa". E' questa l'opinione dei portavoce di Europa Verde Forlì-Cesena Cristina Mengozzi e Alessandro Ronchi, secondo i quali basterebbe avere un orario preciso nelle prenotazioni oppure istituire una “coda digitale” attraverso un sistema informatico per evitare questo disagio e questo stress a persone che in una percentuale sono sintomatiche". 

"Eppure - proseguono - quotidianamente vediamo file di automobili fumanti arrivare fino alla strada che si innesta nel parcheggio della fiera di Forlì, a volte necessitando dell’intervento dei vigili per evitare incidenti e ridurre il più possibile l’impatto degli ingorghi.
Stesso discorso a Pievesestina, dove con una ordinanza la coda è stata reinstradata nel piazzale Vanoni, a seguito degli importanti disagi sul traffico stradale verso Santa Maria Nuova". 

Ronchi e Mengozzi dettano così una soluzione anti-coda: "Il controllo dell’orario della prenotazione potrebbe essere fatto all’ingresso del parcheggio e non alla fine della coda, dove le auto entrate vengono servite con la solita logica del primo che arriva". Inoltre ricordano che "il cambiamento introdotto con l’entrata delle farmacie convenzionate in sussidiarietà al servizio pubblico del tampone di fine isolamento e quarantena è una buona notizia, ma questo non toglie che si possa migliorare l’organizzazione".

"Oltre al tempo perso inutilmente, il problema in questo inizio gennaio è anche il freddo, che spinge gli automobilisti a tenere accese le auto ed a respirare inutilmente quindi anche un’aria piena di inquinanti e polveri sottili, che sappiamo tra l’altro essere un veicolo del virus secondo numerosi studi - argomentano ancora -. Un problema ovviamente anche per gli operatori volontari e sanitari impiegati per ore all'aperto nel servizio dei tamponi. Cambiare si può e si deve anche per rispetto nei confronti di chi sta dando tutte le sue energie nella gestione di questa emergenza, e per tutta la cittadinanza".

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