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Pagamenti alle imprese, "il Comune ora rischia le sanzioni"

Dal 1° gennaio sono scattate le nuove regole, di matrice comunitaria, sulla disciplina dei pagamenti della Pubblica Amministrazione

Dal 1° gennaio sono scattate le nuove regole, di matrice comunitaria, sulla disciplina dei pagamenti della Pubblica Amministrazione. Tutte le transazioni commerciali perfezionate da inizio 2013 saranno soggette a queste ferree regole e le relative sanzioni, in caso di trasgressione. La Pubblica Amministrazione è, ora, obbligata a pagare i propri fornitori entro 30 giorni, oppure 60 per determinati casi eccezionali o giustificati. Parte con questa premessa la riflessione dei consiglieri della Lega Nord, Paola Casara e Massimiliano Pompignoli.

Le sanzioni per le P.A. consisteranno nell’applicazione automatica d’interessi di mora (aumento del 8% rispetto al tasso fissato dalla BCE), e decorreranno dal giorno successivo alla scadenza del termine di pagamento, in modo automatico. Si parte dal presupposto che “le imprese del territorio stanno attraversando un periodo di forte crisi economica. I tempi certi di pagamento potranno dare più respiro al tessuto produttivo, messo sotto pressione da un aumento della tassazione a livello nazionale e locale”.

Ma c'è il rovescio della medaglia, ricordano gli esponenti del Carroccio: “E’ opportuno altresì analizzare, sul versante della Pubblica Amministrazione, se vi sia il rischio di sforamenti del termine previsto dalla legge, con conseguente applicazione delle sanzioni automatiche, che graveranno sul bilancio del Comune, quindi sulla cittadinanza”. “Quali misure l’Amministrazione Comunale ha intenzione di promuovere per il rispetto dei pagamenti ai fornitori privati e come si potrà conciliare il rispetto del patto di stabilità con l’obbligo di pagamento, a 30 o 60 giorni, imposti alla P.A.?”

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