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Pari Opportunità, il sostegno di Zattini al presidente Portolani: "Prezioso spirito di iniziativa"

Portolani aveva presentato al primo cittadino una lettera di dimissioni per motivazioni personali e familiari

"Mi auguro di cuore che la consigliera comunale Marinella Portolani ci ripensi e che faccia un passo indietro rispetto alle proprie dimissioni da presidente della Commissione Pari Opportunità". Il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, a nome dell'amministrazione comunale, rinnova a Portolani "la piena fiducia, sollecitandola a proseguire nel suo importante operato". Portolani aveva presentato al primo cittadino una lettera di dimissioni per motivazioni personali e familiari.

Continua Zattini: "Il suo prezioso spirito di iniziativa ha permesso alla Commissione Pari Opportunità di lavorare senza sosta, affrontando argomenti trasversali e coinvolgendo numerosi relatori che hanno saputo arricchire, con i loro contributi, il dibattito cittadino, abituato, negli anni scorsi, al silenzio assordante dei componenti della commissione stessa. Nella sua veste di presidente, la consigliera Portolani ha saputo evidenziare l'importanza e la strategicità del ruolo della donna nella nostra società, riuscendo anche ad approfondire il tema della violenza di genere non solo a parole, ma con i fatti, organizzando manifestazioni, iniziative ed eventi di tutte le dimensioni".

Conclude Zattini: "Le offese e le dichiarazioni infamanti riservate alla sua persona dai consiglieri comunali del Pd e di Forlì & co sono quanto di più sgradevole ed infondato possa produrre la politica di opposizione di questa città che, ancora una volta, non sa fare altro che offendere l'avversario e lamentarsi per il troppo lavoro svolto. Quelle stesse persone che in passato non si sono mai lamentate per l'inattività delle precedenti commissioni, sono le stesse che oggi, con superbia ed arroganza, si lamentano per il troppo attivismo della commissione stessa e la grande attenzione riservata in quest'ultimo anno al tema delle donne".

Morrone (Lega)

 “L’invito che rivolgo all’amica Portolani è quello di ripensare alle dimissioni, di non darla mai vinta a chi solleva critiche strumentali e pregiudiziali - sono le parole del deputato della Lega, Jacopo Morrone -. Dimettersi significherebbe piegarsi al gioco al massacro che sta portando avanti una certa area dell’opposizione di sinistra. Il Pd punta a colpire e a provocare chi, in maggioranza, è più bravo e capace. Noi l'appoggeremo sempre e comunque da attacchi non solo ideologici, ma soprattutto legati a interessi di bottega. Se ha ricevuto pressioni a ritirarsi, vuol dire che ha lavorato attivamente e nel modo migliore. Il Pd deve sapere che è finito il tempo della cuccagna. Comprendiamo che ci siano ragioni famigliari che la spingono a dimettersi, ma chiediamo di non farlo. Da noi avrà tutto il supporto necessario. La sua attività è indispensabile, come anche il suo essere libera di parlare e di confrontarsi. Rifletta ancora su questa decisione, noi tutti, ma soprattutto le donne di questa città la ringrazieremo".

Minutillo (Fdi)

Sulla questione interviene anche il consigliere comunale del gruppo Fratelli d'Italia, Davide Minutillo: "Le accuse partorite dal centro sinistra nei confronti della consigliera Portolani sono assolutamente prive di ogni fondamento politico e volte solamente a strumentalizzare e denigrare il lavoro di chi si è impegnato per il territorio. Portolani nel corso del suo mandato  ha cercato con tutte le sue forze di avviare un dialogo con tutti i gruppi presenti in consiglio comunale e con tutte le associazioni che rappresentano la società civile e la città coinvolgendo di volta in volta personalità cittadine rappresentati le fasce più in difficoltà del territorio comunale ed organizzando importanti eventi culturali volti a sensibilizzare la popolazione".

"Purtroppo dall’opposizione abbiamo sempre visto una chiusura ideologica e possessiva delle pari opportunità con la volontà di marcare un terreno dimenticato per anni dalle giunte Drei e Balzani - prosegue Minutillo -. Ricordiamo bene come lo scorso mandato la commissione pari opportunità sia rimasta immobile ostaggio di una giunta che voleva solo coinvolgere associazioni e personalità schierate politicamente e con la tessera in tasca, atteggiamento quelli intollerabili. Sicuramente l’opposizione non ha digerito anche i tentativi di modifica del regolamento di commissione pari opportunità che avrebbe voluto aprirsi a tante categorie come le disabilità e alle donne  vittime della  religione integralista islamica. La sinistra si tenga le proprie polemiche di propaganda che nulla hanno a che vedere con la buona politica e con “il fare’per chi soffre, noi dobbiamo continuare con il nostro programma che ci siamo impegnati e che abbiamo sottoscritto nel 2019 considerando la riforma delle pari opportunità un elemento imprescindibile per il nostro gruppo e per la continuazione del centrodestra". 

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