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Pasini (Udc): "L'Ipab Zauli preoccupa sempre di più"

"Le problematiche relative all'Ipab Zauli di Dovadola assumono connotazioni sempre più preoccupanti e questo fa seriamente dubitare sulla capacità delle istituzioni e delle persone coinvolte per risolvere in modo positivo la vicenda"

“Le problematiche relative all'Ipab Zauli di Dovadola assumono connotazioni sempre più preoccupanti e questo fa seriamente dubitare sulla capacità delle istituzioni e delle persone coinvolte per risolvere in modo positivo la vicenda, che come ho sempre  sostenuto  trae origine dalle passate gestioni, ma che si è ulteriormente aggravata per comportamenti omissivi di molti”. Il segretario provinciale e consigliere comunale Udc, Andrea Pasini torna su un argomento molto delicato e socialmente rilevante.

“Credo sia importante ripercorrere, anche se in modo sintetico, le fasi che hanno portato all'aggravarsi della situazione patrimoniale Zauli. Nel 2009 – spiega Pasini – il bilancio preventivo 2009 si chiudeva in pareggio, con l’assunzione di un mutuo a ripiano del disavanzo. Quello del  2010 era presentato solo ad ottobre con un disavanzo di oltre 400.000 euro e bocciato dalla Regione, la quale, non ha commissariato   l’ente, né inviato un commissario ad acta, né predisposto una ispezione, ma ha atteso, pur informata della gravità della situazione, alcuni mesi (aprile 2011) per la nomina del commissario. Oggi, a distanza di anni, non conosciamo ancora la reale situazione dell’ente e non viene rappresentata una coerente linea di indirizzo per uscire dalla crisi, dovuta sia ai debiti accumulati, sia al disavanzo della gestione corrente .  Pur consapevole della gravità della situazione, o forse proprio per questo, la conferenza dei sindaci, a febbraio, ha dato avvio alla procedura per l’approvazione da parte dei comuni delle deliberazioni per l’ingresso dell'Ipab Zauli nell’ASP, quasi fosse un atto dovuto, conseguenziale ad altri precedenti, dimenticando volutamente i conti deficitari della Zauli e la lo loro ricaduta sui bilanci dell’Asp e dei Comuni. In sede di commissione – ricorda Pasini – ho sollevato una serie di rilievi sui vizi di legittimità della deliberazione, per la mancanza del parere dell’organo di revisione del Comune ed ho avanzato alcune proposte di merito sulle modifiche statutarie. Le mie osservazione hanno portato al ritiro della deliberazione  e questo ha permesso anche gli altri Comuni  di prendere una pausa di riflessione”.

“Una conferma della fondatezza  dei dubbi manifestati a suo tempo viene dalla determina del commissario Boschini, concernente l’approvazione del bilancio di previsione della Ipab Zauli 2013, con un disavanzo  di oltre 75.000 euro che, secondo la prima ipotesi, dovrebbe ricadere sull’ASP.  Di tutto questo non vi è traccia alcuna  negli atti e nelle relazioni presentate al fine di deliberare l’ingresso della Zauli nell’Asp, e testimonia un comportamento molto grave della giunta che ha proposto la delibera lesiva del diritto dei consiglieri comunali ad una corretta o completa informazione, visto che sono loro che si assumono la responsabilità degli atti che approvano.  - spiega Pasini - A fronte di tutto questo e considerando che la vicenda interessa il futuro di molti lavoratori e la sopravvivenza di una grande e meritoria struttura, sottolineo come l'Ipab Zauli debba entrare nell'l’Asp forlivese con i conti in equilibrio e i debiti pregressi vadano ripianati in primo luogo dalla Regione, per omessa vigilanza e per non aver adottato, tempestivamente, gli atti dovuti e monitorato la gestione commissariale che si è protratta, infruttuosamente, nel tempo e con costi  rilevanti.  In secondo luogo dal Comune di Dovadola, lasciando indenni l'Asp e gli altri Comuni.  Ultima osservazione: il bilancio dell’Ipab è privo del parere del revisore contabile, organo previsto dallo statuto  e andava approvato nell’autunno 2012 . E’ necessario acquisire l’elenco dei residui attivi e passivi e quello dei debiti fuori bilancio e pertanto chiedo un prospetto riassuntivo al 31.12.2013 riportante il fondo o deficit di cassa i residui attivi ed i residui passivi sui quali il revisore potrebbe effettuare il dovuto riscontro sulla loro sussistenza il tutto per un azione di trasparenza”.

LA REPLICA DEL SINDACO ZELLI - Replica così il sindaco Zelli: "L'accanimento terapeutico, o presunto tale, che il consigliere del Comune di Forlì Andrea Pasini dimostra contro la Casa di riposo di Dovadola è per lo meno sorprendente e sicuramente nasconde interessi di carattere personale. Anche perché ogni volta che prende in considerazione la letale situazione che amministratori del suo partito hanno determinato nel recentissimo passato e gli sforzi che sono in atto per salvare una delle migliori strutture operanti in ambito regionale, racconta solo quello che gli serve per sostenere che la struttura va chiusa. Nel caso specifico omette di dire che i provvedimenti attuati dal Commissario straordinario stanno ottenendo importanti e significativi risultati. Infatti, se corrisponde al vero che nel bilancio preventivo per l'anno in corso è di 77.000 euro, non bisogna dimenticare che il deficit accertato degli ultimi due anni è stato, purtroppo, di oltre 850.000 euro. Mi pare che la differenza sia enorme e palese. Siccome l'azione di risanamento è appena stata avviata e per proseguire occorre che sia sostenuta da tutti gli enti che compongono il Distretto Sanitario forlivese, e come da deliberazione recente sono certo che ci sarà, le condizioni per fare entrare la casa di riposo dovadolese nell'ASP sono rimaste inalterate.  Personalmente continuerà a lavorare secondo un preciso mandato che mi hanno conferito i cittadini dovadolesi e che e stato ribadito di recente con voto unanime del Consiglio Comunale di Dovadola approvando la delibera che esprime la volontà di diventare soci dell'ASP. Tutto il resto è una sterile polemica che rischia di mettere a repentaglio diverse decine di posti di lavoro e 65 posti letto necessari per garantire il livello di assistenza che viene erogata a livello locale".

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