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Patrimonio culturale forlivese, la posizione di "Italia Nostra"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

La gravità della situazione forlivese impone di affrontare con la massima chiarezza i primi nodi da sciogliere, anche se non esaustivi, sul patrimonio culturale della città:

In primo luogo l’illegittimità di stornare sul cosiddetto “Giardino dei Musei” (con la demolizione della sola parte di parcheggio meno invasiva rispetto al complesso museale)  il finanziamento di € 1.500.000, già nelle casse comunali fin dal 2008 per realizzare il IV Stralcio dei Musei di San Domenico. Si mette a disposizione in proposito l’Esposto in merito presentato da questa Associazione agli Organi del Ministero il 23 marzo scorso.

In secondo luogo si ribadisce l’urgenza di riaprire ai cittadini il palazzo del Merenda, che rappresenta ancora per tutti il principale riferimento per la cultura della città: la Biblioteca in uno stato indecoroso ed i Musei progressivamente chiusi al pubblico non possono essere compensati dai parziali trasferimenti di nuclei di opere a San Domenico e a palazzo Romagnoli. A tale proposito le priorità sono di due tipi: il restauro architettonico , la cui necessità è in prevalenza dovuta alla mancata manutenzione (non si può parlare di ristrutturazione per un monumento!) ed un Progetto  culturale (biblioteconomico/museografico) che interessi tutto il patrimonio culturale nell'ambito del quale possano avvenire i trasferimenti temporanei e/o definitivi legati alla progressione dei restauri del palazzo, alla realizzazione del IV Stralcio di San Domenico, ai progetti sul Santarelli. Per il Palazzo del Merenda: riapertura immediata dello scalone e dei saloni tuttora agibili della Pinacoteca. Il finanziamento con Art Bonus non è certo, mentre erano già a bilancio € 400  per la riapertura della biblioteca: non nel 2017, ma subito! E’ la prima azione da rifinanziare con urgenza.

IV stralcio San Domenico: è l’unica destinazione lecita di € 1.500.000 già nelle casse comunali. E’ escluso che possano essere usati per una striscia di verde interrotta dal parcheggio coperto. Certo il progetto del IV stralcio andrà rivisto in funzione delle modifiche e studi relativi al piano generale di riordino dei musei e dei relativi servizi nel frattempo intercorsi.

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