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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

"Patto per Predappio"

"A Predappio ad ogni elezione la sinistra è sicura di vincere e gli altri sono sicuri di perdere. Non si riesce a capire perché a Predappio l'ultima volta si sono vinte le elezioni con meno del 50%,e nessuno serenamente ne fa una valutazione politica."

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

"La situazione politica di Predappio è unica nel panorama romagnolo come d'altronde è unica la peculiarità di questo paese dove il fantasma di Mussolini turba i sonni di chi lo apprezza e di chi lo combatte e purtroppo influenza negativamente lo sviluppo della cittadina anziché essere una opportunità positiva .A Predappio ad ogni elezione la sinistra è sicura di vincere e gli altri sono sicuri di perdere. Non si riesce a capire perché a Predappio l'ultima volta si sono vinte le elezioni con meno del 50%,e nessuno serenamente ne fa una valutazione politica.

Se si continua in una perenne divisione delle forze alternative al PD ,a Predappio non si otterrà mai nulla e lo non crescita sistematica del Paese e delle sue prospettive sarà sempre realmente presente grazie alla conduzione clientelare e di sola gestione del puro potere politico che contaddistingue l'amministrazione dal 1945,dove un rudere fatiscente è ancora ben visibile nella piazza san Antonio.Quel rudere è l'emblema della visione prospettica delle varie amministrazioni che hanno gestito il paese. Credo che ormai sia venuto il momento di provare seriamente a cambiare l'amministrazione comunale. Il modo è uno solo: unire tutte le forze trasversali che vogliono proporre un vero innovamento in tutti i settori dell'amministrazione e che si trasformi nel miglioramento della qualità della vita di tutti i cittadini. Non ci sono alternative o ci si rimbocca le maniche in un percorso trasparente e solidale o si è destinati perennemente ad un onorevole piazzamento.

Quindi l'appello che faccio a tutti i cittadini di buona volontà ,ed alle forze politiche che si ritengono interessate,è quello di fare un passo indietro per poterne fare alcuni avanti ovvero di rimettere in discussione i propri personalismi per unire le forze tutte, nessuna esclusa,che vogliano un avvicendamento a Palazzo Varano.Qui non si vuol parlare né di destra o di sinistra ma solo di Predappio che langue in agonia ed ha bisogno di rivitalizzarsi per andare avanti. Creare quindi una nuova entità politica fatta di persone nuove,mentalmente giovani e motivate verso un obiettivo e che assieme formino una squadra vincente per migliorare la situazione del Paese coniugando i bisogni reali delle persone,soprattutto le piu' bisognose,alle necessità economiche del sistema ma ritenendo i bisogni delle persone prioritari rispetto al resto.Occorre ripartire dal basso scendere tra la gente capirne i bisogni per poi risolverli assieme.

Creare cosi un nuovo welfare di comunità ed una nuova forma di partecipazione trasversale libera da vincoli partitocratici ma basata sulla coerenza e la capacità delle persone.Senza che nessuno chieda a priori prebende di poltrone per la propria adesione ma lavorando con spirito di servizio e non per interessi personali. Chiamiamolo Patto per Predappio o come preferite ma cerchiamo di farlo ed in fretta perchè il tempo stringe..Altrimenti tacciamo prendendoci ciascuno le proprie colpe e le proprie responsabilità di connivenza coi poteri forti monocratici e lontani dalla gente e di aver favorito per l'ennesima volta la vittoria di una forza di minoranza.

Se si ha un gruppo forte coeso e motivato la scelta del candidato sindaco,seppur importantissima,è quasi secondaria..non è un "uomo solo al comando " che vince ma un gruppo che ha un obiettivo comune .La politica del futuro dovrà essere un gioco di squadra e non assecondare la vanagloria di un singolo. Propongo comunque che il candidato sindaco sia una persona residente nel Comune di Predappio ,questo per rispetto nei confronti dei cittadini che devo essere avere come sindaco uno di loro e possibilmente di genere femminile altra scelta che il PD,pur potendo farla ,non ne ha avuto il coraggio politico e umano.

Germano Pestelli

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