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Il PdL in Consiglio non si spezza, anzi rendiconta sui fondi al gruppo

Il gruppo PdL in Consiglio Comunale a Forlì sembra ben lontano dall'infrangersi sullo scoglio della divisione ormai inevitabile tra la berlusconiana Forza Italia e il Nuovo Centro-Destra (Ncd) di Algelino Alfano

Il gruppo PdL in Consiglio Comunale a Forlì sembra ben lontano dall'infrangersi sullo scoglio della divisione ormai inevitabile tra la berlusconiana Forza Italia e il Nuovo Centro-Destra (Ncd) di Algelino Alfano. Infatti, nonostante l'annuncio che i due gruppi saranno formati, il PdL cittadino martedì 26 novembre, alle 20.30, nel Salone Comunale del municipio avanza le sue proposte, ma soprattutto lo fa in modo unitario, alla presenza dei consiglieri delle due tronconi dell'ex PdL.

L’incontro pubblico prende il nome “Le proposte per cambiare Forlì”. “La Giunta dei prof non ce la fa - afferma il capogruppo Alessandro Rondoni - Forlì dopo questi cinque anni di mandato amministrativo è peggiorata, sempre più isolata e per trovare una soluzione all’emergenza occorrono meno proclami e più risposte ai tanti problemi irrisolti. Poniamo sempre al centro il bene comune e invitiamo anche i cittadini a scendere in campo per costruire l’alternanza politica a Forlì in vista delle elezioni amministrative del 2014”.

All’incontro pubblico interverranno, oltre al capogruppo Rondoni, Angelo Sampieri, Fabrizio Ragni, Vanda Burnacci, Antonio Nervegna, Maria Michea, Roberto Gasperoni, Carlo Lombardi, Alessandro Spada, Vincenzo Bongiorno, che così informeranno i cittadini su tematiche di interesse locale correlate alla loro attività in Consiglio Comunale.

Durante l’incontro sarà anche presentato il rendiconto dell’utilizzo dei fondi del Gruppo Consiliare Pdl anno 2013 per informare sull’attività in Consiglio Comunale. «Vista la crisi economica - aggiunge Rondoni - e il bisogno di dare trasparenza e credibilità alla politica, rendiconteremo in Salone Comunale l’utilizzo del nostro fondo di 7 mila 400 euro. Come lo scorso anno rinunciamo a una parte di esso, quest’anno aumentata a circa 3 mila euro, lasciandola così a disposizione dell’Amministrazione per destinarla a iniziative sociali a favore delle persone che si trovano in particolari situazioni di bisogno. Inoltre dall’inizio del mio mandato ho rinunciato ai benefit, computer o i-pad e rimborso telefonico di 50 euro mensili, di cui come capogruppo avrei potuto usufruire».

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