Piano Operativo Comunale, il pensiero di Marisa Fabbri (SEL)
Da giorni si susseguono voci preoccupate in merito all’approvazione del Piano Operativo Comunale , non ultime le due Associazioni di categoria dei commercianti. Ciò che si evince è che sarebbe intenzione dell’Amministrazione del Comune di Forlì approvare l’individuazione di un numero considerevole di aree con destinazione commerciale per una superficie così elevata da rendere quantomeno indispensabile una valutazione più attenta e partecipata dei soggetti che operano per la crescita economica della nostra città e, perché no, anche dei cittadini che vivono nella nostra città.
L’approvazione del POC interviene non solo sulla peculiarità della rete commerciale rappresentata dalla complementarietà della piccola , media e grande distribuzione, ma anche sulle scelte urbanistiche della nostra città assumendo particolare rilievo nell’indirizzo politico di quale città e quali poli di attrazione si vogliono definire nel perimetro urbano.
Sembrerebbe superfluo rilevare che in momenti di particolare crisi economica e sociale ancora più forte dovrebbe essere l’attenzione per la rete di piccoli imprenditori che con difficoltà garantiscono un argine alla continua spogliazione del commercio di vicinato. C’è da chiedersi quante di quelle aree individuate nel POC diventino attrattive per nuovi investimenti , quanto questi riportino alla città un nuovo sviluppo dell’economia locale ed, infine, è con queste scelte che si aiuta il centro storico a ritornare ad essere spazio di socialità in un epoca in cui ormai è diventato luogo di appuntamento incontrarsi all’Iper?
Possono e devono convivere entrambe le realtà, ma è compito della politica trovare il giusto equilibrio e, soprattutto, garantire con trasparenza quel confronto ed approfondimento che le stesse Associazioni di categoria denunciano inesistente ad un giorno dall’approvazione del POC in Consiglio Comunale.
Per queste ragioni è quantomeno opportuno un rinvio dell’approvazione di un POC che suscita tali perplessità per garantire un percorso partecipato e condiviso.
Marisa Fabbri, Coordinatrice Sinistra Ecologia Libertà