"Nuovo piano urbanistico, non sono previste strutture alimentari, progettiamo una città diversa”
Lo ha detto il vice sindaco Daniele Mezzacapo in risposta ai consiglieri del M5S che chiedono il parere di esperti terzi sui nuovi insediamenti
Non sono previste nuove superfici di vendita alimentare nel nuovo Pug (Piano urbanistico generale) in via di elaborazione. Lo ha detto il vice sindaco Daniele Mezzacapo in risposta all’interpellanza presentata dal Movimento 5 Stelle in consiglio comunale “sull’impatto devastante dei centri commerciali non solo sui negozi, ma su viabilità e inquinamento acustico e polveri sottili” con la richiesta “che non vengano rilasciati ulteriori permessi fondati su studi sulla mobilità presentati unicamente dai consulenti dei promotori ma su parere di esperti terzi”.
I consiglieri pentastellati, invocando un cambio di passo, chiamano in causa in primo luogo il “doppio intervento previsto su via Ravegnana - dicono - area in cui è possibile aprire 5mila metri quadrati di superfici di vendita, e dall’altra parte di via Ravegnana, di fronte a una già esistente previsione accresciuta a 23mila metri dove sono già stati autorizzate strutture per la vendita alimentare per 1.500 metri di superficie”. Interventi sui quali i consiglieri intendono dare battaglia.
La replica del vicesindaco prende in esame, punto per punto, le istanze presentate dai consiglieri, a partire dalle scelte urbanistiche del passato e in previsione di quelle future. “Le previsioni alimentari sono finite, o almeno questa è l'indicazione che è stata data da questa amministrazione nell’elaborazione del nuovo Pug che deve prevedere una città diversa e che rispetti l’ambiente", ha precisato Mezzacapo richiamando le scelte del passato in capo alla precedente amministrazione. “È sotto gli occhi di tutti la scellerata politica urbanistica del 2017 - ha detto - e abbiamo sempre precisato che quelle previsioni urbanistiche sovradimensionate per la nostra città erano fatte con criteri che non abbiamo mai condiviso”.
Il riferimento è alla variante urbanistica approvata nel 2017, con la previsione di 97 nuove aree commerciali. “L’impegno assunto dall’allora amministrazione con l'approvazione della variante - ha specificato Mezzacapo - ha creato condizioni che derivano da obblighi giuridici e da contratti stipulati con i privati che non possiamo interrompere e che all’epoca hanno portato nelle casse del Comune 5 milioni 800 mila euro”.
Il vice sindaco ha poi assicurato che proseguirà il confronto sulla redazione del Piano urbanistico, con il coinvolgimento di associazioni e cittadini, in un percorso già definito prima degli eventi alluvionali e necessariamente interrotto.
Tra i temi posti dal movimento 5 Stelle c’è poi quello riguardante il Polo H a Vecchiazzano per il quale definiscono “irriguardoso l’accordo di programma per l’insediamento di un centro commerciale data la criticità della viabilità e dove, in prossimità dell’accesso al pronto soccorso, hanno ipotizzato un accesso d’emergenza delle autoambulanze passando per via Ponte Rabbi, prevedendo di dotare il ponte di dissuasori di traffico automatici telecomandati”.
Puntale la replica del vice sindaco che precisa che l'ipotesi “è frutto di un confronto con la direzione della Asl e con il pronto soccorso, in quanto il passaggio sul ponte può essere una valida alternativa per le ambulanze rispetto al traffico dell’arteria principale. Anche in questo caso siamo di fronte a scelte del passato che stiamo cercando di gestire al meglio, consapevoli che tutto quello che è successo a livello territoriale, nazionale e a mondiale ci deve insegnare che qualcosa è cambiato e noi dobbiamo cercare di cambiare in meglio, rispetto alle previsioni urbanistiche del 2017 che abbiamo ereditato”.