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Dolcini sindaco? Fa il misterioso: "La politica mi interessa"

"Sono nonno da 6 mesi e quando scadrà il mandato vorrei riposarmi e godermi la mia nipotina. Ma indubbiamente la politica mi interessa ancora molto". Si ferma qui

Una nuova mostra al San Domenico che apre i battenti tra 10 giorni, dedicata allo scultore milanese Adolfo Wildt, la notizia dell'abbandono della presidenza della Fondazione Carisp di Forlì, alla scadenza del mandato, nel 2013, dopo 20 anni al vertice. A Piergiuseppe Dolcini non manca che diventare sindaco. “Sono nonno da 6 mesi e quando scadrà il mandato vorrei riposarmi e godermi la mia nipotina. Ma indubbiamente la politica mi interessa ancora molto”. Si ferma qui, lasciando le porte aperte.

Quella di quest'anno sarà la sesta grande mostra che si organizza al San Domenico. In questi sei anni cosa è cambiato a Forlì?
Purtroppo devo constatare che oggi siamo in una condizione peggiore. Le uniche iniziative importanti che sono conosciute al di fuori di Forlì restano le mostre e non dico questo per incensare la Fondazione, mi pare sia realistico. Questo è un grosso problema che vede la città in sofferenza: la situazione economica è peggiorata, le nostre imprese non riescono a mettere in campo innovazione tecnologica e le risorse non ci sono. Deve indubbiamente migliorare il rapporto tra imprenditoria e banche. Quella di cui detengo il 10% mi sembra risponda bene alle richieste di finanziamento, ma tutti gli istituti di credito devono investire di più su coloro che hanno idee innovative

Quali attese per questo evento?
Le attese sono soprattutto dal punto di vista di una considerazione positiva da parte di critica ed esperti del settore, che già riscontriamo. Si tratta di una mostra più difficile delle altre, anche perchè è inserita nel quadro del '900 forlivese. Per quanto riguarda le visite ci teniamo a restare nella media della altre mostre

Cosa verrà dopo Wildt?
La mostra sull'arte del consenso, che analizza i 20 anni mussoliniani. Uno studio approfondito dell'architettura e dell'arte del 20ennio fascista. Perso che un'analisi così non sia mai stata fatta

La Fondazione deve fare i conti con la crisi economica: quali sono le ripercussioni per il suo istituto?
Sono soddisfatto, siamo stati bravi. Nel 2011 l'ammontare delle erogazioni per i progetti sul territorio è stato lo stesso del 2010: 9,2 milioni di euro

Lei ha annunciato che il prossimo anno lascerà il ruolo di presidente: come sceglierà il suo successore e quali caratteristiche dovrà avere?
Innanzitutto, prima della scadenza del mandato voglio ancora fare cose importanti, le ho tutte in mente. Non devo essere io a scegliere il mio successore, saranno la città e gli organi della Fondazione a farlo. Ciò che mi interessa è che resti intatto il disegno tratteggiato in questi anni sulla funzione della Fondazione: deve restare un istituzione protagonista dello sviluppo del territorio. Comunque, di solito, i successori fanno sempre meglio di chi è venuto prima di loro

Roberto Balzani si è detto disponibile ad una eventuale ricandidatura a sindaco: cosa ne pensa?
Ha fatto molto bene a considerare questa ipotesi. Balzani ha iniziato un grande lavoro andando incontro a tante difficoltà, è bene che riesca a portarlo a termine. In particolare la sua idea di riformismo democratico

Che ruolo vede per Piergiuseppe Dolcini dopo quello di presidente della Fondazione? C'è chi addirittura parla di una possibile candidatura a sindaco, se Balzani...
Sono diventato nonno da 6 mesi, la mia nipotina è nata il 17 luglio scorso. Come prima risposta direi che voglio fare il nonno e godermi un po' di riposo, anche perchè attualmente sto lavorando al ritmo di 12 ore al giorno. Comunque il sociale, lo sviluppo del territorio e la politica mi interessano. Se ne avrò il tempo...non mi chieda altro  

Se Balzani non si ricandidasse, che scenario vede per Forlì?
Molto incerto e molto nebuloso

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