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Bastoni estensibili per la Polizia Locale, ancora polemiche. Botta e risposta tra il vicesindaco e Morgagni (Forlì & Co)

"Nella storia della Polizia Locale non sono mai stati eseguiti interventi coercitivi nei confronti di soggetti trattati con Tso o Aso", ricorda Mezzacapo

Il vicesindaco Daniele Mezzacapo torna sulla vicenda dei bastoni estensibili in dotazione alla Polizia Locale al centro di una nuova interrogazione del consigliere di Forlì & Co, Federico Morgagni. "L’accanimento di Morgagni sull’argomento è imbarazzante - attacca Mezzacapo -. Lo invito a riprendere fiato e fermarsi non tanto per rispetto del sottoscritto, quanto per il lavoro e il senso di responsabilità del corpo di Polizia Locale. Con le sue parole sta gettando un pericoloso cono d’ombra sulla regolarità dell’attività dei nostri agenti, impegnati ogni giorno a garantire la pubblica incolumità e il rispetto delle regole di convivenza civile. Nel mettermi in bocca parole che non ho mai pronunciato e che nessuno degli esponenti della maggioranza ha neppure pensato, Morgagni avanza accuse ingiustificabili ed infondate, che inquinano l’etica e lo spirito di servizio dei nostri agenti".

Prosegue il vicesindaco con delega alla Sicurezza: "Lo ribadiamo per l’ennesima volta sperando che il consigliere di Forlì & Co trovi altro da fare oltre allo spiacevole passatempo di alimentare sterili tentativi di strumentalizzazione. Nella storia della Polizia Locale non sono mai stati eseguiti interventi coercitivi nei confronti di soggetti trattati con Tso o Aso. Il distanziatore al centro dell’interesse del consigliere Morgagni è un di più, uno strumento in dotazione al corpo della Polizia Locale utilizzabile solo in caso di emergenza, incolumità propria ed incolumità altrui. Spero, con questa semplice dichiarazione, di aver quietato l’accanimento di Morgagni e soprattutto di averlo dissuaso dal mettere in scena un processo alle intenzioni per il solo gusto di farlo. Vorrei fargli presente che non siamo in tribunale, ma in Comune". 

Non si è fatta attendere la replica di Morgagni, che parla di "ennesimo attacco scomposto e fuori dalle righe del vicesindaco Mezzacapo. Tanto nervosismo non può però nascondere la realtà dei fatti". E argomenta il capogruppo di Forlì & Co: "Lo scorso 24 maggio, durante una discussione in commissione consiliare in merito alle nuove dotazioni per gli agenti di Polizia locale, il vice-sindaco Mezzacapo ha dichiarato - come risulta dalla registrazioni e come riportato da tutti i giornali - di voler introdurre bastoni estensibili da utilizzare in caso di Tso. Questa proposta, che denota un pensiero retrogrado e primitivo sul tema della salute mentale, era ed è in contrasto con i principi di umanità, con ogni condivisa pratica sanitaria in materia di esecuzione di Tso e con tutte le normative e le leggi che regolano queste procedure".

"La responsabilità di questa gravissima affermazione politica è tutta del vicesindaco e dell’amministrazione comunale, e non certo del Corpo di Polizia locale o di alcuno dei suoi agenti, di cui abbiamo, del resto, abbiamo sempre riconosciuto e sottolineato valore e professionalità - continua -. E’ molto triste che un amministratore, invece di assumersi la responsabilità delle proprie dichiarazioni, cerchi goffamente di nascondersi dietro lavoratori e lavoratrici, che mai dovrebbero essere tirati in ballo a sproposito in polemiche di carattere politico. Invece di atteggiarsi sui giornali a paladino del Corpo della polizia locale, sarebbe ora che il Vice-sindaco risolvesse le numerose criticità che ostacolano il lavoro quotidiano degli agenti: i problemi di personale, la vacanza della figura del comandante, le diverse questioni relative ad orari e turni su cui va avanti da anni un contenzioso coi sindacati, e così via".

"Quanto alla nostra interrogazione di lunedì, il vicesindaco Mezzacapo dovrebbe spiegare ai cittadini le ragioni dell’assoluto contrasto-logico, temporale e contenutistico- fra quanto comunicato il primo agosto scorso dal Comune di Forlì alla Regione, che aveva chiesto delucidazioni in merito alla vicenda, e quanto emerso dai documenti che lui stesso ha dovuto leggere in aula. In conclusione, ci tengo a rassicurare il vicesindaco Mezzacapo. Non esiste nessun problema personale fra il sottoscritto e lui - è la chiosa finale -. Esiste invece un evidente problema di natura politica che attiene alle dichiarazioni, agli atti e alle scelte dell’Amministrazione, in relazione ad una materia tanto sensibile e delicata quanto quella della salute mentale. E su questo non demorderemo di un millimetro".

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