Polizia postale a rischio, Pasini (Udc): "Provvedimento inadeguato e pericoloso"

“Pensare di chiudere, in nome di una insussistente spending review, il presidio di Polizia Postale a Forlì, non solo è dannoso per la comunità, ma assolutamente sbagliato sotto il profilo sociale e politico”. Non ha dubbi il consigliere comunale e segretario provinciale UdC, Andrea Pasini che unisce la sua voce a quella del sindacato di Polizia Siulp, “per denunciare il gravissimo errore strategico che porterebbe alla chiusura di tutti presidi di polizia postale e delle telecomunicazioni, accorpando tutto a Bologna”.

“Una volontà irrazionale – continua Pasini – che non tiene conto della realtà. Si chiude un servizio proprio nel momento in cui i reati informatici, le truffe, le clonazioni, la pedopornagrafia on line incombono sui cittadini, in particolare sui giovanissimi che non potranno più essere adeguatamente tutelati dalle insidie della rete. Ma è addirittura paradossale quanto sta per verificarsi a Forlì. Tra pochi giorni i nove agenti, più l'ufficiale di polizia giudiziaria, si trasferiranno in uno stabile appena ristrutturato, di proprietà del demanio, in via Bertini e tutti gli arredi, le spese, la cancelleria e le auto di servizio  verranno corrisposti dalle Poste Italiane”.

“Da qui la domanda che si pone anche il Siulp: dove sono tutti questi risparmi economici? In un rapporto costi e benefici – conclude Pasini –  è innegabile che questi ultimi siano di gran lunga superiori. Ecco perchè chiedo al Questore e al Prefetto di Forlì Cesena di far sentire la loro voce per bloccare un provvedimento inadeguato e pericoloso e mi appello all'amministrazione locale e ai rappresentanti delle categorie e agli stessi cittadini perchè tutelino il loro diritto alla sicurezza informatica”.