rotate-mobile
Politica

Polizia stradale, Marco Di Maio riporta il caso in parlamento: "Continuiamo a lavorare per difendere i distaccamenti di Rocca e Lugo"

Lo comunica il deputato romagnolo Marco Di Maio, capogruppo in Commissione Affari costituzionali alla Camera

"Non solo Covid. In queste settimane non si è mai fermato l’impegno nel portare avanti istanze e problemi legati al territorio romagnolo (e non solo) da cui ricevo costantemente sollecitazioni. Mercoledì ho ottenuto risposta a una interrogazione urgente che ho presentato a proposito del mantenimento dei distaccamenti di polizia stradale di Rocca San Casciano e Lugo, inseriti in un piano di razionalizzazione del ministero dell’Interno". Lo comunica il deputato romagnolo Marco Di Maio, capogruppo in Commissione Affari costituzionali alla Camera. 

"Il vice ministro Vito Crimi - afferma -mi ha fatto risposto che “la possibile ricollocazione del personale presso i vicini reparti della specialità di polizia stradale costituzione un’opzione nell’ottica di migliorare le potenzialità operative”. Dunque una “opzione” e non più una decisione irrevocabile: ci aggrappiamo a questa parola per continuare a battersi a difesa di questi presidi di polizia stradale che sarebbe un errore chiudere proprio ora che i cittadini e le imprese avvertono forte l’esigenza di sentire lo Stato vicino".

Intervengono anche i coordinatori del Comitato Civico Ss67, Vincenzo Bongiorno, Alessandro Ferrini e Riccardo Ragazzini: "Le notizie che ci giungono da Roma, tramite il parlamentare Di Maio, ci spronano a continuare la nostra mobilitazione, che va avanti da nove mesi, per fare comprendere bene che per la maggiore sicurezza stradale del nostro territorio, l'opzione da portare avanti è quella non solo del mantenimento ma anche del potenziamento del distaccamento di Rocca San Casciano, la cui sede non costa nulla allo Stato essendo concessa in comodato d'uso gratuito da parte del Comune".

Anche il sindacato di Polizia Siulp Forlì Cesena torna sulla questione della chiusura della Stradale di Rocca San Casciano. "Continueremo, unitamente al Comitato Civico Ss67 e agli amministratori locali, a contestare tale scelta", afferma il segretario del sindacato, Roberto Galeotti, il quale puntualizza: "Per l’ennesima volta, ribadisco che la scelta della chiusura  è assurda in quanto il Reparto è a costo zero per il Ministero dell’Interno - il Comune di Rocca, con grandi sacrifici, si è accollato i costi di ristrutturazione della nuova “caserma” ricavata da un immobile di sua proprietà".

Inoltre "la produttività, in merito alla sicurezza stradale, è estremamente positiva". Evidenzia come il presidio sia collocato "a lunga distanza dalla Sezione di Forlì, in un'importante strada stradale che collega la Romagna a Firenze, meta di migliaia di motociclisti che giungono sul passo del Muraglione". Prosegue Galettoi: "Con la soppressione della Polizia Stradale, non sarà di fatto più possibile fornire ai cittadini una adeguata sicurezza stradale, in quanto ormai la Polizia Locale in quei Comuni non esiste più e le Caserme dei Carabinieri sono formate da un paio di persone". "Con la remotizzazione in atto già da anni, nonostante la continua riduzione di personale, i poliziotti in servizio sono tutti operativi. Bisogna quindi rinformare tale Presidio e non chiuderlo - conclude -. Continuerà quindi la mobilitazione fino a quando non arriveranno risposte positive".


 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Polizia stradale, Marco Di Maio riporta il caso in parlamento: "Continuiamo a lavorare per difendere i distaccamenti di Rocca e Lugo"

ForlìToday è in caricamento