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Popolo della Famiglia: "Settimana di sensibilizzazione contro l'ideologia gender nelle scuole"

Con la legge 107/2015 (la Buona scuola) è stata introdotta l'educazione di genere nel Piano triennale dell'offerta formativa delle scuole (Ptof)

Inizia in tutta Italia la settimana di sensibilizzazione "contro l'ideologia gender nelle scuole" promossa dal Popolo della Famiglia e rivolta ai genitori che in questi giorni stanno perfezionando l'iscrizione dei propri figli negli istituti scolastici di ogni ordine e grado. Con la legge 107/2015 (la Buona scuola) è stata introdotta l'educazione di genere nel Piano triennale dell'offerta formativa delle scuole (Ptof).

"Gli obiettivi dichiarati - sostiene il Popolo della Famiglia - sono la promozione della parità tra i sessi e la prevenzione di tutte le forme di discriminazione. La propaganda incentrata sul gender, veicolata sempre di più avvalendosi di canali d'informazione e programmi televisivi nazionali, come dimostrato dal recente festival di Sanremo, può entrare nelle scuole attraverso progetti sull'affettività, vedi l'iniziativa "Viva l'amore" portata avanti in alcune scuole di Forlì o tramite corsi apparentemente buoni e giusti contro il bullismo e le discriminazioni".  

"Le famiglie hanno la possibilità di vigilare sulle strategie ideologiche - dicono i sostenitori della settimana di sensibilizzazione - che mirano a confondere e disorientare i propri figli, difendendoli da chi vuole raccontare ai ragazzi che possono autodeterminarsi e decidere se essere maschi e femmine, magari a giorni alterni, in totale dissociazione dalla realtà. E a chi obietta che il gender non esiste, ricordiamo che la vicina Spagna ha appena approvato la “ley trans”, una legge che permette a tutti, anche ai 14enni, di cambiare sesso con una semplice dichiarazione senza alcun documento medico e ai 16enni senza neanche dirlo ai genitori".

Il Popolo della Famiglia le famiglie "invita a tutelare i loro figli e il diritto di libertà educativa tramite il consenso informato (il cui modulo è scaricabile da internet) da consegnare alla segreteria della scuola, per conoscere in modo dettagliato e immediato tutte le attività scolastiche che non rientrano nel curricolo obbligatorio ed eventualmente decidere di non acconsentire ad alcune di esse ove riscontrino pericolo di indottrinamento ideologico".
 

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