Elezioni, Candido (Sinistra per Forlì): "Precarietà e disoccupazione sono calamità"
"e i cittadini di Forlì mi eleggeranno Sindaco, avvierò immediatamente la stabilizzazione di tutti i precari che, per via diretta o indiretta, dipendono dal Comune, tagliando, contestualmente, il numero degli assessori da 9 a 7"
Nota - Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday
La mancanza di lavoro e la precarietà sono diventate una calamità per tutta la città a cui occorre contrapporre misure straordinarie. Se i cittadini di Forlì mi eleggeranno Sindaco, avvierò immediatamente la stabilizzazione di tutti i precari che, per via diretta o indiretta, dipendono dal Comune, tagliando, contestualmente, il numero degli assessori da 9 a 7, la loro retribuzione nonché quella del Primo Cittadino. Inoltre, rimuoverò la figura del Direttore Generale che, annualmente, ha un costo, scandaloso, di circa 140.000 euro ed eliminerò tutti i super compensi dei manager sui quali il Comune dispone di potere decisionale. Non è moralmente tollerabile chiedere sacrifici ai cittadini senza un comportamento oculato, e attento ai costi, da parte degli amministratori pubblici.
Il nostro modello è quello del Presidente Uruguaiano Pepe Mujica e, come lui, riteniamo che un politico debba vivere come la maggioranza dei propri concittadini, poiché “povero non è colui che tiene poco, ma colui che necessita tanto e desidera ancora di più e più”.
La Rivoluzione che intendiamo attuare si caratterizzerà anche per un modo diverso, sobrio, di gestire le istituzioni.
Nicola Candido, Candidato Sindaco “Sinistra per Forlì”
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