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Ausl unica e nuovi coordinatori, Drei attacca: "Forlì penalizzata, così non va"

Usa parole forti il sindaco di Forlì Davide Drei, commentando le assegnazioni degli incarichi di coordinamento dell'Ausl Romagna. "I fatti parlano chiaro", evidenzia il primo cittadino

"Così non va. Alla prima occasione in cui dalle parole si è passati ai fatti emerge il profondo squilibrio di considerazione tra le esperienze sanitarie dei diversi territori romagnoli a scapito della realtà forlivese". Usa parole forti il sindaco di Forlì Davide Drei, commentando le assegnazioni degli incarichi di coordinamento dell’Ausl Romagna. "I fatti parlano chiaro - evidenzia Drei -. Limitare all'individuazione di soli 4 dirigenti (rispetto a un totale di 23 Coordinatori dei gruppi di lavoro) il contributo della Sanità di Forlì, benché si tratti di situazioni transitorie, testimonia in modo fin troppo evidente la ridotta considerazione in cui è stata tenuta la sanità forlivese".

Per il primo cittadino, "oltre che non essere ispirato a criteri di equità territoriale, è anche profondamente ingiusto rispetto ai valori di alta qualità che la sanità forlivese ha espresso e continua ad esprimere e che sono apprezzati come tali soprattutto dai propri cittadini.
Pur essendo innegabile il valore professionale delle singole persone che sono state indicate dai vertici dell’Ausl unica nei ruoli di coordinamento, il dato concreto che emerge è rappresentato sia dal numero ridotto, sia dalle funzioni attribuite".

"Tutto questo lascia purtroppo pensare che Forlì non sia stata tenuta in adeguata considerazione quando invece potrebbe concorrere, proprio per la qualità sanitaria espressa, ad elevare l’eccellenza sanitaria dell’intero territorio romagnolo - chiosa Drei -. E visto che i gruppi di lavoro saranno chiamati a disegnare con l’Atto aziendale la prossima organizzazione dell’Ausl Unica, sarà necessario valorizzare con maggiore equilibrio, con più giustizia e con una più corretta considerazione delle qualità professionali dei propri dirigenti e del personale, la realtà della Sanità Forlivese".

"L’obiettivo comune, infatti, è e deve rimanere quello di realizzare una Azienda Sanitaria Romagnola sintesi di tutte le migliori eccellenze territoriali - prosegue il sindaco di Forlì -. Diversamente non potremo che prendere atto del fatto che le preoccupazioni manifestate negli ultimi mesi di disegno verticistico e centrato su altre esperienze territoriali erano davvero fondate. Con tale consapevolezza, ci comporteremo di conseguenza in ogni sede e a fronte di ogni situazione decisionale".

"Se l’obiettivo comune è quello di realizzare una Azienda Sanitaria Romagnola sintesi di tutte le migliori eccellenze territoriali occorre invertire la rotta - dichiara invece il consigliere regionale, Thomas Casadei -. Quella che va profilandosi - contrariamente agli impegni e agli atti formali assunti, anche in seno all'Assemblea legislativa regionale - è un disegno di vertice, tutto concentrato su alcune esperienze territoriali. Per questa ragione occorre che l’Atto aziendale sulla prossima organizzazione dell’Ausl Unica in corso di elaborazione valorizzi con equilibrio e con una più corretta considerazione delle qualità professionali dei dirigenti e del personale, la realtà della Sanità Forlivese". Sulla questione è intervenuto anche il consigliere di Forza Italia, Luca Bartolini: "Forlì e il suo territorio devono fare più convintamente squadra come il sottoscritto, inascoltato, propone da tempo".

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