Privatizzazione di Hera, Sel dice 'no' alla vendita di azioni pubbliche

L’Assemblea Regionale di SEL ha approvato un documento per la ripubblicizzazione totale del servizio idrico e contro l’abbassamento sotto il 51% delle azioni di Hera detenute dai Comuni. Ora i Comuni si apprestano a votare una delibera di modifica dello statuto di Hera con la quale le azioni pubbliche potranno scendere entro 2 anni fino al 35%.

Critica Sel: "Dopo di che il percorso verso la definitiva privatizzazione di Hera sarà compiuto e qualsiasi futura ripubblicizzazione sarà impossibile. L’ipotesi di ripianare gli eccessivi debiti dei Comuni mediante la vendita ai privati cittadini delle azioni detenute (attraverso l'azionariato popolare come ipotizzato dal Comune di Forlì), trova SEL Forli decisamente contraria perché ciò determina la totale privatizzazione del servizio. L’esito referendario a favore della ripubblicizzazione del servizio idrico (divenuto legge di Stato) va rispettato, anche, a maggior ragione, dai Comuni".

"Essi non possono violarlo con delibere di privatizzazione che realizzerebbero ciò che non riuscì a Berlusconi col decreto Ronchi fortunatamente abrogato dal referendum. Per queste ragioni SEL Forli aderisce alla raccolta firme a sostegno della petizione dei Comitati Acqua Bene Comune Emilia-Romagna e della FIOM contro le delibere di privatizzazione di Hera. SEL chiede infine a tutti i Comuni ed al PD, partito di maggioranza, di farsi promotori per la convocazione dei Consigli Comunali aperti alla partecipazione dei Cittadini e delle Associazioni per fare conoscere, prima del voto, la delibera di modifica dello statuto di Hera, oggi praticamente sconosciuta".