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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Portico e San Benedetto

Profughi a Portico, replica della Lega: "Resteranno sul territorio come clandestini"

"Una fiaba a tutti gli effetti quella del Sindaco Toledo sul futuro degli extracomunitari ospiti a Portico di Romagna. Ci spiace per il brusco risveglio". Così il Segretario della Lega Nord replica al Sindaco di Portico Luigi Toledo

“Una fiaba a tutti gli effetti quella del Sindaco Toledo sul futuro degli extracomunitari ospiti a Portico di Romagna. Ci spiace per il brusco risveglio”. Così il Segretario della Lega Nord replica al Sindaco di Portico Luigi Toledo: “A Portico di Romagna di certo non ci sono profughi. Ci sono invece 51 immigrati clandestini - concentrati in un paesino di 800 abitanti - di cui i cittadini si devono fare carico e le cui istanze di concessione dello status di profugo sono al vaglio della commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale con sede a Bologna. Ancora una volta ricordiamo al primo cittadino di Portico e al suo partito, che solo un 10% dei richiedenti asilo ne ottiene poi la ‘qualifica’ e quindi le forme di protezione internazionale. I restanti sono di fatto dei clandestini”.
 

“Al di là dei tempi biblici per la valutazione complessiva della situazione personale di ognuna di queste persone, resto basito leggendo le dichiarazioni fiabesche del primo cittadino di Portico. Tutto molto bello e tutto estremamente facile. Peccato che non sia così e che il rimpatrio piuttosto che il docile accompagnamento nei paesi confinanti sia un’ipotesi lontana anni luce dalla realtà dei fatti. La verità è che questa gente, senza soldi e senza lavoro, non se ne torna a casa né tantomeno si imbarca nell'ennesimo viaggio senza speranza verso paesi europei molto più ostili e meno propensi ad accoglierli. La soluzione più facile e meno pericolosa, purtroppo, è quella di rimanere in Italia e tirare a campare, legalmente ma più spesso illegalmente.”
 

“Caro Sindaco, se la Lega Nord volesse lucrare sia politicamente che economicamente sull'emergenza sbarchi, parteciperebbe alla corsa all’accoglienza sottoscrivendo uno dei tanti bandi in voga in questi ultimi mesi cercando di accaparrarsene i fondi pubblici. Lasciamo con gioia e con orgoglio il primato di queste iniziative alle tante cooperative che brulicano nei nostri Comuni e alle altrettante amministrazioni compiacenti che di certo non si tirano indietro di fronte all'ipotesi di guadagno.”

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