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Profughi, Morrone: "E' emergenza. Bonaccini sottoscriva il Patto trilaterale"

I richiedenti asilo ospitati nei centri straordinari di accoglienza e negli Sprar in Emilia-Romagna sono 8.134

“Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, sottoscriva il Patto trilaterale sull’immigrazione già firmato dai presidenti di Lombardia, Veneto e Liguria, dimostrando così di voler affrontare seriamente questa vera e propria emergenza che non ha colore politico, né si può governare con l’ideologia, viste le serie e concrete ricadute che ha sulle nostre comunità”. Lo ha dichiarato il segretario della Lega Nord Romagna, Jacopo Morrone, intervenendo insieme a Gianluca Vinci, segretario Lega Nord Emilia, e Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione.

Morrone ha riferito alcuni dati aggiornati al primo luglio 2016: i richiedenti asilo ospitati nei centri straordinari di accoglienza e negli Sprar in Emilia-Romagna sono 8.134; in Italia, nei primo otto mesi del 2016 (fino al 19 agosto) sono state esaminate 57.616 domande di asilo, solo il 5% di chi le ha presentate ha ottenuto lo status di rifugiato, mentre il 59% è stato respinto, il 4% si è reso irreperibile e il resto ha ottenuto varie forme di protezione umanitaria. "La maggior parte dei paesi di provenienza dei richiedenti non presenta particolari situazioni di guerra o repressione - afferma l'esponente del Carroccio -. Da qui la constatazione che questi stranieri sono nella stragrande maggioranza immigrati economici e non fuggono da contesti di reale pericolo".

"Nel documento - spiega Morrone - si propongono azioni per affrontare lo stato di emergenza ormai riconosciuto da tutti, tra cui: bloccare i flussi di immigrati alla partenza, creando centri di prima accoglienza nei paesi del nord Africa; promuovere accordi bilaterali con i Paesi di origine; richiesta alla UE di promuovere condizioni di vita migliore nei luoghi di origine; conferma del reato di immigrazione clandestina già presente in numerosi Paesi europei; soluzioni particolari per le regioni di confine che maggiormente soffrono la presenza di stranieri; rivedere le regole e le dotazioni finanziare per la sanità internazionale. Sono urgenti proposte di buon senso per risolvere una situazione altrimenti esplosiva. Crediamo che anche la Regione Emilia-Romagna dovrebbe sottoscriverle e partecipare alla messa a punto di un progetto complessivo di governo del fenomeno, anzichè arrancare nel tentativo di nascondere i problemi che stanno vivendo i territori con l’arrivo di troppi stranieri".

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