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Profughi, la contro replica di Morrone a Toledo: "Si informi meglio"

"Il signor Toledo si informi meglio. E’ appurato, e lo ha dichiarato anche il ministro italiano delle porte aperte a tutti, voglio dire il ministro Alfano, che è relativamente esiguo, circa il 10 per cento del totale, il numero degli stranieri sbarcati clandestinamente sulle coste del meridione che ottengono lo status di profugo."

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

"Il signor Toledo si informi meglio. E’ appurato, e lo ha dichiarato anche il ministro italiano delle porte aperte a tutti, voglio dire il ministro Alfano,
che è relativamente esiguo, circa il 10 per cento del totale, il numero degli stranieri sbarcati clandestinamente sulle coste del meridione che ottengono lo status di profugo. E il motivo è presto detto. Perché pochi sono effettivamente dei perseguitati o arrivano da luoghi di conflitto. Certo è che la norma italiana è talmente a maglie larghe che coloro a cui si rifiuta lo status possono fare ricorso. Così i tempi si allungano a dismisura e poi tutto va in cavalleria, nel senso che gli stranieri si danno di nebbia e non si sa dove vadano e cosa facciano. Al contrario, chi non ha diritto allo status di profugo dovrebbe essere immediatamente rimpatriato e, anzi, la cernita tra chi ha o non ha questo diritto dovrebbe essere fatta a monte, all'arrivo. Cosa impossibile sia per i numeri, sia perché gli stranieri indicano luoghi di provenienza, nomi, età, ecc.  non esatti.  Non si comprende poi di cosa parli Toledo nel suo poco meditato intervento. Chi ottiene lo status di profugo può, se vuole, andare
all’estero o rimanere in Italia.

Ma i Paesi europei hanno detto chiaramente che l’accoglienza di coloro che hanno ottenuto lo status di profugo deve avvenire per quote e non liberamente. Ma chi preoccupa non solo la Lega Nord ma tutti coloro che hanno a cuore le nostre comunità, tra cui evidentemente non c’è il sindaco Toledo, sono i clandestini, cioè la maggior parte di questi stranieri arrivati irregolarmente in Italia, che non vogliono essere rimpatriati e che dopo aver sfruttato fino al limite le risorse messe a disposizione dall'UE, dallo Stato e dai Comuni (e utilizzate dai vari soggetti che si occupano dell’accoglienza e che con essa guadagnano), si danno alla macchia, scompaiono e vivono di espedienti, quando non di attività criminose. Sono questi clandestini che i Paesi europei non vogliono accogliere e che quindi ricacciano in Italia, quando tentano di passare i confini. Sono questi clandestini, decine di migliaia, che non possiamo consentire rimangano nel nostro territorio. E per
ragioni molto evidenti e chiare: per loro qui non c’è futuro, non c’è lavoro e non c’è casa. Né è possibile pensare di mantenerli a vita con lavoretti socialmente utili o altri espedienti, perché quei lavoretti sono gli unici che possono aiutare italiani con problemi cronici di disoccupazione o emarginazione, a cui noi dobbiamo dare la precedenza rispetto a qualsiasi giovane straniero clandestino. E poi c’è la questione sicurezza.

Evidentemente Toledo non legge neppure i quotidiani locali, non gli interessa la cronaca di tutti i giorni che racconta di stranieri con foglio di via o senza fissa dimora che delinquono e che incrementano il timore e l’insicurezza delle comunità. E’ vero che anche gli
italiani e gli immigrati regolari compiono reati. Ma non è che a questi siamo obbligati ad aggiungerne tanti altri, i clandestini, appunto, che oltretutto la nostra legge punisce poco o nulla. Dunque, il sindaco Toledo non tenti di metterci in buca o di zittirci su temi complessi dei quali da tempo abbiamo approfondito motivazioni, fenomeni, numeri e ricadute. Sarebbe certamente più lungimirante per un uomo delle istituzioni comprendere questi fenomeni, in modo pragmatico anziché ideologico. Per questo lo invitiamo a studiare le iniziative del premier Cameron nei confronti dei clandestini. Oltre a blindare Calais per impedire l’arrivo degli irregolari, la nuova legge sull’immigrazione della Gran Bretagna, tra le altre cose, comminerà il carcere a chi affitta case ai clandestini.  Esattamente il contrario di quello che succede in Italia. Abbiamo solo da imparare."

Jacopo Morrone
Vice Segretario Nazionale Lega Nord Romagna

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