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Progetto bloccato, Forlì Cambia: "Anteponeva in modo esclusivo un altro obiettivo"

La Lista Civica Forlì Cambia, a sostegno del sindaco Gian Luca Zattini, "contesta il tentativo di dirottamento dei fondi destinati alla tutela delle donne attuato dall’associazione "Un secco No""

Non si placano le polemiche dopo la decisione dela nuova giunta di Forlì di bloccare un progetto già finanziato contro la violenza di genere e le discriminazioni per orientamento sessuale. La Lista Civica Forlì Cambia, a sostegno del sindaco Gian Luca Zattini, "contesta il tentativo di dirottamento dei fondi destinati alla tutela delle donne attuato dall’associazione "Un secco No". Proprio in concomitanza con la giornata contro la violenza sulle donne, c’è chi tenta di distrarre su ben altri obiettivi i finanziamenti della Regione finalizzati ad eliminare ogni forma di abuso e discriminazione subiti dalle donne".

Qualche premessa per inquadrare la questione: "La Legge Regionale numero 6 del 27 giugno 2014 “Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere precisa a chiare lettere che “con il termine "genere" ci si riferisce a ruoli, comportamenti, attività e attributi socialmente costruiti che una determinata società considera appropriati per uomini e donne (articolo 3 lett. a)” - afferma il direttivo di Forlì Cambia -. Figlio legittimo di questa legge quadro è stato il Bando per la presentazione di progetti rivolti alla promozione e al conseguimento delle pari opportunità e al contrasto delle discriminazioni e della violenza di genere, finalizzato a promuovere il tema della parità uomo- donna; prevenire e contrastare fenomeni di emarginazione sociale, di discriminazione e violenza sulle donne e in particolar modo ai danni delle donne straniere migranti” (delibera Giunta Regionale del 29 ottobre 2018 n. 1788)".

"Il Comune di Forlì ha partecipato al bando presentando un progetto denominato “Cittadinanza e partecipazione: la cultura dell’integrazione in un ottica di genere e pari opportunità” - prosegue Forlì Cambia -. Con delibera numero 141 del 16 aprile 2019 ha quindi precisato che il progetto presentato in Regione ha come obiettivi quello di “promuovere la cultura delle parità e della non discriminazione di genere nei confronti delle donne con focus specifico sulle donne e il lavoro; e promuovere la cittadinanza attiva di donne per le donne”. Il Comune di Forli nella stessa delibera ha riconosciuto a varie Associazioni del territorio il compito di realizzare progetti conformi a questi obiettivi".

Prosegue nel proprio ragionamento la lista civica a sostegno del sindaco Zattini: "L’Associazione di promozione sociale contro le discriminazioni "Un Secco No" e l’associazione culturale "Delfi" avrebbero dovuto “promuovere le competenze professionali degli operatori dei servizi pubblici e dell’associazionismo rispetto alle relazioni e comunicazioni in tema di discriminazione dovute all’orientamento sessuale” e di individuare “buone prassi, atteggiamenti, e linguaggi inclusivi sia nei confronti degli utenti che del personale non eterosessuale o con un’identità di genere variante”. Questa azione ovviamente si inseriva negli obiettivi indicati nelle delibere Regionali e nel progetto presentato dal Comune, pertanto, poteva rispondere alla preoccupazione della precedente Giunta di formare più adeguatamente gli operatori dei servizi pubblici e dell’associazionismo sui diritti di tutte le persone a prescindere dagli orientamenti sessuali, prevedendo anche indicazioni precise sui comportamenti, o atteggiamenti, da tenere nei confronti di tutti gli utenti e di tutti i colleghi. Dal contrasto alla discriminazione e violenza sulle donne si è passati al ribadire i dettami della nostra Costituzione".

"Il progetto dell’associazione “Un secco No” invece ha prospettato una ben diversa forzatura prevedendo durante i corsi di formazione per dipendenti comunali e appartenenti all’associazione stessa (della durata complessiva di 44 ore) momenti di riflessioni sulle problematiche riscontrate dall’utenza LGBT +, approfondimenti sulle violenze domestiche in coppie LGBT +; presenza e testimonianze dirette di persone LGBT+. Tale specificità comporta la esclusione di tematiche riguardanti la parità e il contrasto alle discriminazioni di genere, pertanto il progetto presentato dall’associazione "Un secco No" non solo non ha
nulla a che vedere con gli scopi specifici della Legge Regionale, del Bando di concorso e del Progetto presentato dal Comune di Forlì, ma sottrae fondi e quindi disconosce anche la drammatica e prioritaria emergenza di contrastare la violenza sulle donne italiane e straniere, per anteporre in modo esclusivo un altro obiettivo". 

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