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Prove di avvicinamento, Calderoni al dibattito sulla sanità di un 'Progetto per la città'

Prove tecniche di avvicinamento tra la lista “Un progetto per la città”, animata da diversi ex amministratori delle passate giunte di centro-sinistra,

Prove tecniche di avvicinamento tra la lista “Un progetto per la città”, animata da diversi ex amministratori delle passate giunte di centro-sinistra, in gran parte dell'area cattolica, e Giorgio Calderoni, candidato sindaco di un'alleanza per ora formata da Pd e Mdp-articolo 1. Calderoni ha partecipato, infatti, all’incontro sulla sanità di lunedì sera promosso proprio da “Un progetto per la città”, assistendo al dibattito per tutta sua durata dell'incontro. Dall'altra parte pare che si siano divise le strade di “Un progetto per la città” e la lista “Forlì SiCura”, dopo la lite sul candidato Marco Ravaioli. E' insomma un panorama politico ancora fluido, dove però ormai sono definiti i “poli”: un centro destra formato da Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia e Pri (che candida Gian Luca Zattini), un centro-sinistra a trazione Pd (che candida Giorgio Calderoni), un polo della sinistra radicale a sinistra del Pd (che candida Veronica San Vicente), ed infine un Movimento 5 Stelle che corre secondo in solitaria secondo il classico schema pentastellato, senza cioè far leva sulle aperture sulle alleanze annunciate dal capo politico Luigi Di Maio (che candida Daniele Vergini).

Per quanto riguarda 'Un progetto per la città', il suo evento sulla sanità in sala Donati ha visto la presenza di oltre 50 persone, con un dibattito che è durato circa tre ore. Spiega la nota della lista politica: “Sono intervenuti autorevoli rappresentanti del mondo sanitario forlivese (W.Neri-neurologo; G.Fabbri, presidente dei comitati consultivi misti; G.Tavoletti, ex vicesindaco; R.Mosconi, assessore ai servizi sociali; L.Zambelli, ordine dei medici; C.Cancellieri, malattie infettive; E.Toschi, referente regionale farmacie comunali). Tutti gli interventi hanno sottolineato una piena condivisione dei contenuti del documento rilevandone la unicità, per spessore delle argomentazioni e incisività delle proposte, in un panorama pre-elettorale che vede l’assenza di una qualche seria riflessione sull’argomento”.

Ed ancora il comunicato: “Sono stati numerosi i temi su cui si è concentrato il dibattito: la necessità di recuperare posizioni per una sanità forlivese che non si è vista riconoscere alcune eccellenze; la necessità di dare certezza formale alle Reti cliniche (e,in primis,a quella oncologica) precisando una volta per tutte le competenze delle strutture coinvolte (più certezze di riferimenti per i cittadini); il potenziamento dei servizi territoriali presenti (nuclei delle cure primarie) e futuri (Casa della salute) a fronte dei bisogni espressi da una popolazione sempre più anziana, non autosufficiente e sola; la valorizzazione del ruolo dell’ “infermiere di comunità”e di “famiglia”, come perno organizzativo della integrazione professionale nei percorsi di continuità assistenziale; l’inserimento degli operatori sociali come componente stabile nelle equipe integrate sociosanitarie; il fare di Forlì ,infine, una futura 'città sana' sia riproducendo modelli, europei e nazionali già consolidati (impiegando in modo strutturale le risorse del volontariato di comunità) sia prestando grande attenzione ai temi della salute ambientale (in particolare, ai risultati della raccolta differenziata, per poter puntare ad un ridimensionamento, quanto più ampio possibile, della attività degli inceneritori)”.

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