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Province, Morrone (Lega): "Più funzioni strategiche ed elezione diretta"

"L’elezione di secondo grado non dà garanzie di rappresentanza dell’intero territorio", rimarca Morrone

"E’ tutto da rifare. Il percorso iniziato una decina di anni fa che avrebbe dovuto portare a risparmi significativi e alla razionalizzazione della struttura organizzativa dell’amministrazione pubblica si è rivelato sbagliato. Svuotare le Province di funzioni strategiche e l’elezione indiretta dei suoi vertici si sono rivelate decisioni superficiali, che hanno privato i territori di punti di riferimento indispensabili e hanno sottratto ai cittadini dell’area provinciale il diritto di eleggere e di controllare direttamente gli amministratori dell’Ente". Questa l'opinione del parlamentare della Lega, Jacopo Morrone. 

"L’elezione di secondo grado non dà garanzie di rappresentanza dell’intero territorio e rischia di risolversi in un vulnus per il nostro sistema democratico. Serve una rivisitazione urgente e strutturale del sistema di governo locale che superi non solo la normativa nazionale, a partire dalla nefasta legge Delrio del 2014, ma anche la conseguente legge regionale dell’Emilia-Romagna del 2015 i cui limiti sono sempre più evidenti in particolare nel funzionamento delle Unioni dei Comuni", conclude. 

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