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Provincia, Bulbi: "Abbiamo subito una scorrettezza istituzionale"

"Ci è stata usata una scorrettezza istituzionale, distribuendo ad altri e non a noi un documento che ci riguardava, in presenza del nostro vice-presidente", lamenta il presidente dimissionario durante il consiglio provinciale

Il presidente della Provincia Massimo Bulbi, ha precisato ieri durante il consiglio provinciale la propria posizione sulle annunciate dimissioni (che ancora non hanno una data precisa). "Voglio fare un chiarimento sulla riunione dei sindaci precedente - ha spiegato Bulbi -: è frutto di un rinvio in quanto oggi era l’unica data libera per me e per il sindaco Balzani. Il rinvio è stato frutto su un’incomprensione sull’invito alla riunione, che la dice lunga sulla situazione: un presidente di Provincia non può incontrare alcuni sindaci senza avere un tutor".

"Ci è stata usata una scorrettezza istituzionale, distribuendo ad altri e non a noi un documento che ci riguardava, in presenza del nostro vice-presidente - lamenta Bulbi -. Questa ci è stata quasi ribaltata contro. E non è la prima volta che qualcuno organizza iniziative del genere ignorandoci.  Uno di questi sindaci incontrati ha detto che mi dimetterò. In riunione, invece, ho fatto il ragionamento che ho fatto qui. Ho spiegato che i cittadini non ne possono più: se parlate veramente coi cittadini questi dicono ‘andate a casa’, ‘state lì a prendere lo stipendio?’".

"Secondo gli ultimi dati di tagli ai trasferimenti nel 2013 dovremo certificare il dissesto finanziario della Provincia - ha detto ancora Bulbi -. Di cosa stiamo parlando? Volete stare qua a farlo? Per inciso anche quattro Comuni della Provincia andranno in dissesto se non arriveranno i soldi per lo spalamento neve. In riunione non ho dato una data, ho detto che se non sento dire a quelli che oggi parlano di accorpamento delle Province che si sono sbagliati io non ci sto più, perché mi sono stancato. E’ una continua delegittimazione".

"Se prendono in giro mio figlio, prenderanno in giro anche i vostri figli. Oggi sento dire che a qualche sindaco ‘Ripensaci’, mi viene da rispondere ‘Perché non ci pensavi quando dicevi che ero inutile’? - accusa Bulbi -. Infine non si pensi che non ci sia da parte del sottoscritto la volontà di non difendere gli interessi del territorio. Ho detto che ci sono delle priorità e che le seguirò fino a quando non le avrò portate a termine. Fino a quando avrò forza non lascerò nulla di intentato per il governo del territorio.

"Ho fatto delle esternazioni, ho ricevuto anche il rimbrotto del segretario del mio partito a Forlì - ha recriminato ancora il presidente -. Ribadisco che l’obiettivo personale non c’entra con i discorsi fatti oggi: per me il problema è il ruolo e la legittimazione della Provincia. Non ho dato una data, se era per me mi dimettevo sei mesi fa, quando non si parlava di elezioni, proprio per questo stato d’animo”.
 

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