“Sul riordino istituzionale mi pare che la confusione appartenga alla Lega Nord e mi auguro si tratti solo di questo, nella peggiore delle ipotesi si tratta di alienazione dalla realtà”. E’ l’affermazione di Veronica Zanetti, capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale a Forlì, che risponde così alle esternazioni del segretario provinciale della Lega Nord, Jacopo Morrone, a proposito del dibattito in corso sull’accorpamento delle province romagnole.

“Mi stupisce il commento del segretario Morrone che dimostra scarso realismo e un totale e anacronistico distacco dalla realtà che ci circonda – affonda Zanetti -. Il fatto di non essere forza politica che sostiene l’attuale Governo non esime dal confrontarsi e misurarsi con i provvedimenti emanati da questo e con le finalità che li permea: è appena stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale un decreto sulla spending review che, condivisibile o meno, impone scelte che vanno nell’ordine della razionalizzazione, efficienza e riduzione dei costi degli Enti Locali”.

“La ratio non è quella della proliferazione di ulteriori organismi e aggravio di costi (come sarebbe la costituzione della Regione Romagna) – fa notare Zanetti -, ma quella dell’accorpamento degli attuali e conseguente ridistribuzione delle funzioni. Parlare di Provincia unica romagnola è cosa ben diversa dalla Regione Romagna, anche qualora i confini territoriali fossero gli stessi”.

“E la logica non è neppure quella di screditare l’istituzione Provincia, quanto piuttosto la necessità di ridisegnare dei modelli sostenibili. E infatti parimenti sono coinvolti anche altri enti locali come i Comuni – osserva la capogruppo -. La città di Forlì e il partito democratico su questi temi si sono mossi con assoluta tempestività e coerenza, addirittura precorrendo i tempi”.

“La proposta di provincia unica del Sindaco Balzani risale a qualche anno fa e lo stesso consiglio comunale di Forlì – ricorda Zanetti -, attraverso una delibera, già nel 2008 mostrò di apprezzarla e di volerla approfondire. Il percorso non si è mai arrestato nelle sedi opportune all’interno del nostro partito, a tutto campo, nel senso di un riordino istituzionale degli enti locali tout court. Così come è appena di qualche mese fa anche la felice intuizione di siglare un protocollo d’intesa tra i 15 Comuni del nostro comprensorio”.

“Portare alla discussione e al confronto questi temi ritengo sia  fondamentale e ineludibile – afferma -, soprattutto da parte di chi riveste ruoli di responsabilità. Un’occasione importante sarà il prossimo consiglio comunale che vedrà la discussione di un ordine del giorno sulla proposta di Provincia unica romagnola”.

“A ciascuno la scelta di farlo come meglio ritiene – aggiunge la capogruppo -, da comparse che subiscono passivamente quanto altri decidono o da protagonisti, nel senso di portare il proprio contributo alla definizione e al governo dei  cambiamenti”.