Provincia unica, l'ex vicesindaco Biserna: "Meglio la Citta Metropolitana di Romagna"

Si torna a parlare di provincia unica di Romagna dopo il dibattito alla Festa di Borgo Sisa con i sindaci di Forlì e Ravenna, Davide Drei e Fabrizio Matteucci. Per entrambi gli amministratori è necessario tornare a discutere della questione. La prima reazione è quella dell'ex vicesindaco di Forlì, Giancarlo Biserna, secondo il quale "ben vengano tutte le proposte aventi lo scopo di unire e rafforzare i nostri territori romagnoli", anche se quella della provincia unica "non è il massimo".

"Il cambiamento in corso poi non da certo compiti importati a questo nuovo e strano soggetto sia per l'incertezza e l'ambiguità delle normative sia perché senza un sovra-coordinamento saldo e chiaro i conflitti, anziché diminuire, aumenterebbero", afferma Biserna. L'ex vicesindaco cita come esempio Forlì-Cesena: "Da sola ha una trentina di Comuni, se aggiungiamo quelli di Ravenna e di Rimini, avremmo una caterva di Comuni allo sbaraglio di una Provincia debolissima e con scarse competenze".

Quindi "perché non cogliere invece questa occasione per rilanciare la Citta Metropolitana di Romagna? Questa sì che avrebbe serie funzioni  di coordinamento e passerebbe da una effettiva abolizione delle Province. Oggi le città metropolitane sono contemplate come numero dalle norme di legge e non si possono  superare, per cui occorre modificare la legge, dando l' opportunità ad aree con caratteristiche ben specifiche di diventarlo. E' questa la battaglia da fare oggi in tempi di riforme istituzionali e anche di elezioni regionali".

"Non dimentichiamo poi che sta partendo la Città Metro di Bologna, che farà diventare il bolognese ancora più un gigante - conclude Biserna -. Povera Romagna a due passi da Bologna, se non si rafforza sul serio. Quella dell' Italia Metropolitana è una strada credibile".