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Provincia unica, il Pd: "Sarà una città diffusa"

"Entro l'anno deve essere completato il percorso politico per giungere alla nascita della Provincia unica di Romagna". Con questo obiettivo prosegue il lavoro del Partito Democratico

"Entro l'anno deve essere completato il percorso politico per giungere alla nascita della Provincia unica di Romagna". Con questo obiettivo prosegue il lavoro del Partito Democratico dei territori di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini, che attraverso i loro segretari Daniele Zoffoli, Marco Di Maio, Alberto Pagani ed Emma Petitti hanno definito un calendario di lavoro per le prossime settimane.

“Entro la prima metà di settembre – spiegano i segretari - svolgeremo un incontro con tutti i vertici delle istituzioni romagnole per approfondire i contenuti di questo progetto, per poi (sempre entro la prima metà di settembre) andare ad un confronto, politico e istituzionale, su scala regionale”. “Al di là dell'individuazione del nuovo capoluogo provinciale – aggiungono i segretari - riteniamo fondamentale definire per ognuno dei quattro territori (Cesena, Forlì, Ravenna, Rimini) le vocazioni ed eccellenze prevalenti che dovranno trovare nei territori stessi adeguata valorizzazione e collocazione di servizi del nuovo ente provinciale”.

“Per ciò, elemento guida della riorganizzazione in vista della Provincia di Romagna – aggiungono Zoffoli, Di Maio, Pagani e Petitti -, riteniamo debba essere l'idea di una città diffusa nel territorio, con una corretta articolazione che tenga presente l'esistenza dei quattro attuali capoluoghi di territorio, i quali dovranno trovare un'adeguata valorizzazione nel futuro assetto dell'istituzione provinciale”.

“Si tratta di una opportunità importante che dobbiamo cogliere – rilanciano i segretari romagnoli -, per dare un contributo concreto e attivo alla riorganizzazione dello Stato, allo snellimento della burocrazia a carico di cittadini e imprese e per giocare in prima linea la sfida della competitività con l'Europa e il mondo globalizzato, che riguarda anche la Romagna”.

“Il processo che si avvia del punto di vista istituzionale coinvolgerà necessariamente anche la riorganizzazione degli altri enti e delle altre articolazioni dello Stato presenti sul territorio – concludono i segretari - ; riteniamo che questo ulteriore riassetto vada attuato avendo a cuore di non indebolire, ma anzi rafforzare i presidi fondamentali, specialmente quelli che riguardano la sicurezza dei cittadini, la sanità e l'istruzione, capisaldi imprescindibili della qualità della vita di una comunità”.

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