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Riina junior a 'Porta a Porta', parlamentari forlivesi durissimi

Afferma Molea: "Credo che mercoledì sera la Rai abbia dato un altro pessimo esempio di come si svolge il servizio pubblico per i cittadini"

Da parte dei parlamentari forlivesi arrivano nette condanne della puntata di "Porta a porta" dell'altra sera in cui il conduttore Bruno Vespa ha intervistato il figlio di Totò Riina. "Lo share non è e non dovrebbe mai essere la stella polare per chi lavora in Rai e svolge servizio pubblico". Bruno Molea, membro della commissione di Vigilanza Rai e vice capogruppo di Scelta Civica a Montecitorio, commenta la puntata di "Porta a Porta" con l'intervista di Bruno Vespa a Riina junior andata in onda mercoledì sera. "Cosi' come trovavo aberranti le ospitate di Ciancimino da Santoro - aggiunge- per non parlare poi del patetico precedente dello stesso Vespa con i Casamonica, credo che mercoledì sera la Rai abbia dato un altro pessimo esempio di come si svolge il servizio pubblico per i cittadini. C'e' un motivo se il sistema televisivo italiano non e' totalmente privato e gli italiani continuano a pagare di tasca loro un canone ed e' un peccato constatare che Vespa non ne tenga conto, facendo da megafono a personaggi "discutibili" per mere esigenze di ascolto".

Così anche Marco Di Maio, depuitato forlivese Pd: "La puntata di "Porta a Porta" dedicata al figlio di Totò Riina è inaccettabile. Non importa come è stata strutturata e quali sono le finalità: non c'è nulla che possa giustificare che sulla tv pubblica vada in onda una trasmissione dedicata ad un condannato per mafia (Salvatore Riina, come il padre, è stato condannato per associazione mafiosa) che ha scritto un libro sulla vita del padre, boss mafioso tra i più sanguinari che la storia ricordi". Lo afferma il deputato Marco Di Maio, componente dell'ufficio di presidenza del Gruppo Pd alla Camera. "E' un insulto alla memoria collettiva del nostro Paese. Ha fatto bene Pierluigi Bersani a rinunciare alla propria partecipazione. E spero - ha sollecitato Di Maio - che il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, faccia altrettanto rinunciando alla propria partecipazione alla puntata 'riparatoria' che è stata annunciata. Il presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico, dimostri per una volta di essere all'altezza del ruolo e si attivi immediatamente".

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