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Rifiuti, Morrone (Lega): "Troppa enfasi per una legge manifesto"

Per Morrone si tratta di "una legge manifesto che, partita da principi condivisibili, ha perso per strada molti dei punti più qualificanti"

"Un'enfasi esagerata quella usata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini". L'esponente del Carroccio, Jacopo Morrone, commenta così la nuova legge regionale sui rifiuti in Emilia Romagna, con la promessa del presidente della Regione di spegnere gradualmente gli inceneritori. Per Morrone si tratta di "una legge manifesto che, partita da principi condivisibili, ha perso per strada molti dei punti più qualificanti. In realtà, la legge passata con i voti di Pd e Sel, è stata criticata a varie intensità da tutti gli altri gruppi di opposizione e anche da diversi Comuni".

"Se sui principi a monte del provvedimento possiamo, infatti, concordare (chi può non condividere obiettivi come la riduzione dei rifiuti urbani, una più puntuale raccolta differenziata, un maggiore riciclo e il principio ‘chi inquina paga’?), sono poi le scelte concrete e gli strumenti individuati che non ci soddisfano, perchè hanno annacquato il testo, lasciando tutto nel vago e nel futuribile - prosegue l'esponente del Carroccio -. Come la promessa, che Bonaccini chiama “impegno”, di spegnere, “uno alla volta”, qualcuno degli inceneritori attualmente in funzione, ma a condizione che si raggiunga la quota prefissata dalla legge di raccolta differenziata. Insomma, prima la sparata ad effetto, poi la strada ad ostacoli per raggiungere un risultato, lo spegnimento degli inceneritori, che noi vorremmo fosse invece accelerata".

"In particolare, qua a Forlì. Insomma, da questa legge emergono più interrogativi che risposte - conclude Morrone -. E ce ne dispiace, perché il problema dello smaltimento e della raccolta dei rifiuti è centrale nelle politiche ambientali e necessiterebbe di un consenso più allargato rispetto ai diktat della maggioranza che governa la Regione. Se tutto rimane nell’indeterminatezza, ciò che c’è di certo nella legge è, invece, l’aumento della tassazione (e ti pareva), con l’introduzione di una “ecotassa”, una sorta di tributo speciale per il conferimento in discarica, con un aumento del 20 per cento che scatterà dal primo gennaio 2017, mentre sarà rimandata al 2020 (e forse più avanti) l’auspicata tariffazione puntuale, cioè quella che prevede che si paghi per i rifiuti effettivamente prodotti".
 

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