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Ragni e Catalano (Fratelli d'Italia): "Lanciamo la candidatura dell'arte delle sfogline a patrimonio dell’umanità Unesco"

dirlo sono Fabrizio Ragni, vicecoordinatore provinciale di Fratelli d'Italia, e Marco Catalano, presidente del circolo comunale di Fratelli d'Italia "Caterina Sforza", nonché consigliere comunale del partito a Forlì

"Prendiamo atto che in questi giorni il sindaco di Bologna e il governatore Bonaccini, entrambi con tessera Pd, si sono attivati per pubblicizzare la richiesta di tutelare le sfogline, razdore in emiliano, o azdore in romagnolo, come patrimonio immateriale Unesco. Ma vorremmo ricordare che l'idea era stata lanciata dal centrodestra alle ultime elezioni regionali e in particolare dalla candidata presidente Borgonzoni che da tempo aveva sostenuto il progetto di includere questa arte culinaria nel ventaglio delle attività da porre sotto tutela, ed oggi ha confermato l'impegno anche in veste di sottosegretario alla cultura. Quella della difesa delle nostre eccellenze enogastronomiche non può essere una battaglia divisiva, semmai trasversale, per l'Emilia, come per la Romagna, e dunque Fratelli d'Italia la condurrà con forza e convinzione anche a Forlì e nella nostra provincia". A dirlo sono Fabrizio Ragni, vicecoordinatore provinciale di Fratelli d'Italia, e Marco Catalano, presidente del circolo comunale di Fratelli d'Italia "Caterina Sforza",  nonché consigliere comunale del partito a Forlì.

“L'arte ed il segreto di fare e tirare la sfoglia a mano , tramandandola in famiglia, da una generazione all'altra, merita tutto il nostro impegno. Le sfogline, in Romagna, sono la vera anima della nostra cucina, figure simbolo della  tradizione gastronomica locale e regionale e da sempre svolgono un importante ruolo nella divulgazione della qualità dei nostri prodotti e delle nostre eccellenze culinarie in ambito casalingo, nella ristorazione pubblica e nella produzione alimentare di massa - aggiungono Ragni e Catalano -. Per rilanciare e sostenere la battaglia per riconoscere le sfogline dell'Emilia-Romagna come patrimonio immateriale Unesco inizieremo a coinvolgere l'amministrazione comunale di Forlì, a cominciare dal sindaco Gian Luca Zattini, da sempre sensibile alla tutela del patrimonio romagnolo. Il Comune di Bologna, tramite Merola, ha annunciato tre giorni fa che sostiene la candidatura Unesco, e noi chiederemo che si attivi anche il Comune di Forlì. E siamo pronti a incontrare associazioni, ristoratori e realtà che tutelano le nostre eccellenze per dare forza a questa candidatura in ambito locale e nazionale".

"La tutela del Made in Italy passa anche dalla tutela dei prodotti tipici locali è l'enogastronomia dell'Emilia-Romagna, la Romagna in particolare che ha dato i natali a Pellegrino Artusi, è una realtà straordinaria, ricca di tradizioni e prodotti unici al mondo. La nostra è una regione dove la cultura del mangiare, fare da mangiare e realizzare prodotti gastronomici è un'arte millenaria (che traina anche il turismo e giustifica il 'buon vivere' che oggi va tanto di moda) e come tale ha pieno diritto di essere riconosciuta a livello internazionale. E come ulteriore leva per il sostegno all'economia locale ed alla ripresa , dopo questa fase difficile di emergenza sanitaria", concludono Ragni e Catalano.  

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