Ragni e Spada (Pdl): "Giù le mani da case e pensioni"
Sollecitati da un gran numero di nostri elettori intendiamo esprimere pubblicamente una forte contrarietà nei confronti delle misure che il governo sta introducendo su case e pensioni.
Sollecitati da un gran numero di nostri elettori intendiamo esprimere pubblicamente una forte contrarietà nei confronti delle misure che il governo sta introducendo su case e pensioni. Pur consapevoli della difficile situazione economica italiana e internazionale, riteniamo sbagliato che debbano come al solito pagare le famiglie e i contribuenti del ceto medio, ovvero una fascia di popolazione molto facile da colpire ma che già sta pagando un contributo altissimo a questa crisi.
Reintrodurre un’elevata tassazione sulla casa e penalizzare ulteriormente i pensionati non sono i provvedimenti giusti per rilanciare lo sviluppo economico della nazione e, al contrario, potrebbero infliggere un colpo mortale ai risparmi delle famiglie, nonché incidere negativamente sui consumi e su importanti settori economici del Paese. Noi non intendiamo sottostare in silenzio a simili provvedimenti imposti dall’Europa e dalle grandi potenze economiche. Sarebbe stato meglio intervenire in modo più energico sui costi della politica e della macchina dello Stato, chiedendo uno sforzo maggiore ai redditi elevati senza colpire i contribuenti del ceto medio.
Per andare incontro alle numerose richieste pervenuteci in questi giorni da cittadini esasperati e preoccupati dalle misure in via d’approvazione a Roma, ci mettiamo a disposizione per raccogliere tutte le opinioni al riguardo, allo scopo di trasmetterle ai palazzi capitolini del potere, per ribadire così con forza un messaggio che deve giungere chiaro: “giù le mani da case e pensioni”.