Referendum 2020, la diretta dallo spoglio a Forlì e territorio
Si sono chiuse alle 15 di lunedì in tutt'Italia le urne per il referendum confermativo della legge costituzionale per il taglio dei parlamentari
Si sono chiuse alle 15 di lunedì in tutt'Italia le urne per il referendum confermativo della legge costituzionale per il taglio dei parlamentari, oltre che per il rinnovo di diverse Regioni, tra cui - quelle più vicine - le Marche e la Toscana, e per la scelta dei sindaci in diversi comuni, tra cui quello di Faenza. Con la chiusura dei seggi sono partite le operazioni di spoglio.
ORE 19.35 - Di Maio: "Serve una sola Camera da 600 membri"
"Il referendum ha dato un esito inequivocabile che va rispettato anche da chi si è espresso in maniera opposta. La vittoria del Sì non apre in automatico alcuna stagione di riforme, ma lancia una sfida a tutte le forze politiche (non solo di maggioranza): intervenire entro la fine della legislatura per evitare che la riduzione del numero dei parlamentari diventi una mera riduzione del numero di rappresentanti dei cittadini". Lo afferma il deputato romagnolo Marco Di Maio, capogruppo in Commissione Affari costituzionali alla Camera. "Serve intervenire mettendo mano a una seria riforma del bicameralismo con una sola camera elettiva composta da 600 parlamentari - afferma -; introducendo il meccanismo della sfiducia costruttiva per rafforzare la stabilità dei governi; infine realizzando una legge elettorale che nel garantire il pluralismo della rappresentanza, assicuri ai cittadini la possibilità di determinare col proprio voto quale parlamentare eleggere per il proprio territorio". "Il mio impegno, da componente della Commissione Affari costituzionali - conclude -, sarà da subito in questa direzione: perché in assenza di interventi la vittoria del Sì diventerà un boomerang che aggraverà i problemi già esistenti e allontanerà ancor di più cittadini e istituzioni. Al lavoro, dunque, a testa alta e ancor più determinati di prima".
ORE 19.30 - Volt: "Un 30% esprime forti preoccupazioni"
"Il voto del 20-21 Settembre conferma un desiderio di cambiamento condiviso dalla maggioranza dei cittadini, ma non dimentichiamo che un altro 30%, col suo NO, ha espresso forti preoccupazioni su questo taglio e la necessità di una vera riforma". Questa è la dichiarazione del gruppo di Forlì Cesena di Volt, movimento diffuso in tutta Europa con lo stesso simbolo e lo stesso programma progressista ed ecologista.
"Nell'ultimo mese, insieme ad altre forze civiche e politiche, ci siamo fatti portavoci di questi cittadini, portando nei social e nella piazza le preoccupazioni e le ragioni del no che andassero oltre gli slogan dei grandi partiti. Abbiamo accompagnato queste istanze fino alle urne e continueremo a farlo, con la speranza e augurio che a questo taglio segua davvero quel riformismo che il fronte del SI ha tanto promesso in queste settimane"
ORE 18.29 - M5S: "Grande vittoria, una riforma inseguita da quasi 10 anni"
Commentano con entusiasmo Simone Benini e Daniele Vergini, i due consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Forlì. I pentastellati erano la forza politica più convintamente schierata per il Sì: “Una grande vittoria ottenuta in Parlamento, confermata oggi dai cittadini, un primo passo puntuale verso riforme utili alla collettività. Una riforma, quella della riduzione del numero di parlamentare voluta dal Movimento 5 Stelle sin dal 2011 con la prima proposta di Beppe Grillo sul blog e portata avanti in parlamento dal 2013 ora è legge a tutti gli effetti con circa il 70% di SI’ degli italiani. Ora avanti con il taglio degli stipendi che consiglieri regionali e parlamentari del Movimento 5 Stelle già adottano e portano avanti dal 2010 e ad oggi ha permesso di restituire 114 milioni di euro, una legge elettorale proporzionale che ridia al cittadino la possibilità di scegliere ed eleggere i suoi rappresentanti in Parlamento ed una legge sul conflitto d’interessi nel mondo dell’informazione. Perché un paese informato senza il peso delle lobby è un paese più libero”.
ORE 18.28 - Gli ultimi dati definitivi dal territorio
A Bertinoro 73,30% per il sì e 26,70% per il No; a Dovadola 69,84% per il sì e 30,16% per il No; a Forlimpopoli 72,90% per il Sì e 27,10% per il No; a Predappio 73,49% per il Sì e 26,51% per il No
ORE 18.26 - Definitivo della città di Forlì
Con 31.947 voti sul 'Sì' e 14.608 voti sul No la città di Forlì "approva" la riforma costituzionale che taglia a 600 il numero dei parlamentari in Italia. Dal punto di vista percentuale il sì è del 68,62% dei votanti e il No del 31,38% dei votanti forlivesi.
ORE 18.20 - Definitivo della provincia di Forlì-Cesena
Con 115.395 voti sul Sì e 47.043 voti sul No, il Sì alla riforma che prevede il taglio dei parlamentari a 600 unità passa con il 71,04%% dei voti nella provincia di Forlì-Cesena, contro il 28,96% dei no
ORE 17.25 - Valbonesi (Pd): "E ora la nuova legge elettorale"
“Con la vittoria del SI al Referendum costituzionale, che ormai sembra un risultato chiaro, si apre una nuova fase della politica Italiana – afferma il segretario territoriale del PD forlivese, Daniele Valbonesi -. Il prossimo passo che va affrontato con urgenza è quello di una nuova legge elettorale e il superamento del bicameralismo perfetto, per non lasciare il taglio dei parlamentari come una riforma isolata, rendendo questo risultato parte di un processo più ampio. Ora avviamo un percorso di riforme adeguato ad un paese moderno, tra le quali anche il completamento, o parziale ripensamento, di quanto fatto sulle Province. Non è una necessità per gli ‘addetti ai lavori’, ma una garanzia per i cittadini. I dati a livello territoriale e provinciale rispecchiano, per ora, l’esito nazionale, confermando una chiara volontà dei cittadini”.
ORE 16.53 - Dato provvisorio di Forlì
A Forlì sono state scrutinate 84 sezioni su 108, la netta maggiornaza. Dai dati provvisori emerge una netta vittoria del Sì che per ora ha ottenuto 24.630 voti (il 68,33 %), mentre i No sono per il momento 11.417 (31,67 %). Forlì presenta un dato in linea con la media italiana. A livello nazionale attualmente il Sì viaggia sul 68,8%, il 69.9% in Emilia-Romagna.
ORE 16.51 - Definitivo di Premilcuore
A Premilcuore nettissima vittoria del Sì con 222 voti (78,72 %) contro gli appena 60 voti per il No (21,28%)
ORE 16.49 - Definitivo di Modigliana
Nel Comune di Modigliana hanno votato Sì 1.394 persone, pari al 75,07%, mentre per il No ci sono 463 votanti (24,93%)
ORE 16.47 Definitivo di Meldola
A Meldola con 9 sezioni elettorali si contano 2.894 voti per il sì, pari al 76,24 %% e 902 preferenze per il No, pari a 23,76%
ORE 16.44 - Definitivo di Galeata
Il sì vince, ma riscuote meno successo rispetto alla media, a Galeata. I voti per il sì sono 541 (il 66,87 %), mentre per il No 268 voti (33,13%)
ORE 16.40 - Definitivo di Civitella di Romagna
Nel Comune di Civitella, dove c'erano 6 seggi per votare, il Sì vince con 1.041 voti (75,20 %), mentre il No si ferma a 362 voti (25.80%
ORE 16.38 - Definitivo di Castrocaro
Nel Comune di Castrocaro e Terra del Sole, dove c'erano 5 seggi per votare, il Sì vince con 1.672 voti (70,28 %), mentre il No si ferma a 707 voti (29,72 %)
ORE 16.34 - Nel Cesenate hanno votato anche 30 malati Covid
Il seggio a domicilio peri casi sospetti e accertati di Covid, nel territorio di Cesena e del suo comprensorio, ha permesso il voto di 30 persone in quarantena domiciliare. Altri voto sono stati espressi nei seggi speciali dell'ospedale.
ORE 16.28 - A Forlì circa metà delle sezioni scrutinate: vince il SI'
Nella città di Forlì con 52 sezioni scrutinate su 108 emerge, come in tutt'Italia, una netta prevalenza del sì. A Forlì città votano 'sì', per ora, il 68,78% dei votanti, contro il 31,22% dei no. A livello italiano, dato provvisorio (13.373 sezioni su 61.622), il 'Sì' è al 69.2% e il 'No' al 30,8%.
ORE 16.13 - In Italia vota il 54% degli aventi diritto
Se fosse stato un referendum in cui è previsto il quarum (non è previsto per i referendum confermativi di leggi costituzionali, ndr), il quorum sarebbe stato raggiunto. In Italia infatti ha votato circa il 54% degli aventi diritto. Molto diverso il tra le regioni: dove l'affluenza era "spinta" dalle elezioni regionali o da altri voti locali l'affluenza è stata molto alta. Si va dal 71,8% del Trentino Alto Adige al 34,7% della Sardegna. In Emilia Romagna l'affluenza si assesta al 55.8%. Nella provincia di Forlì-Cesena il voto per la scelta dei nuovi comitati di quartiere "spinge" l'affluenza a Cesena al 57,7%. A Verghereto, dove si sceglieva anche il sindaco, i votanti sono stati il 79,1% degli aventi diritto.
ORE 16.12 - A Bertinoro l'affluenza più alta nel territorio forlivese
Questi i dati di affluenza dei comuni del Forlivese: Bertinoro 55,55%; Castrocaro 48,96%; Civitella Di Romagna 52,58%; Dovadola 47,52%; Forli' 53,31%; Forlimpopoli 54,91%; Galeata 49,85%; Meldola 51,89%; Modigliana 53,70%; Portico 44,84%; Predappio 51,99%; Premilcuore 51,08%; Rocca San Casciano 51,57%; Santa Sofia 55,05%; Tredozio 59,68%
ORE 15.45 - Affluenza a Forlì al 53,3%
Si sono chiuse le urne nella città di Forlì. A Forlì, come in provincia più della metà degli elettori si sono presentati alle urne per votare. Nel nostro territorio provinciale si votava solo per il referendum, ad eccezione del comune di Verghereto che sceglieva anche il nuovo sindaco. A Forlì il dato definitivo di affluenza alle 15 di lunedì è del 53,3%, in linea con il 53,9% del dato provinciale (dato provvisorio). In Italia (dato provvisorio) ha votato il 54% degli aventi diritto.