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Referendum "No green pass", l'avvocato Francesco Minutillo raccoglie le firme: "Servono risposte concrete e democratiche"

Tuona Minutillo: "Siamo di fronte ad una azione di discriminazione di massa avvallata da tutte le forze politiche, anche quelle di opposizione"

E’ partita lunedì in tutta Italia la raccolta firme del Comitato "No green pass" che promuove l’abolizione dei Decreti istitutivi del green pass. E' possibile firmare anche a Forlì nello studio legale dell'avvocato Francesco Minutillo, che è pubblico ufficiale autenticatore delle sottoscrizioni. "I cittadini potranno accedere liberamente allo studio, ove è stata deputata un locale per la raccolta delle sottoscrizioni - afferma Minutillo -. L’ingresso è libero negli orari di ufficio e ovviamente essendo uno studio legale non occorre il green pass".

L'avvocato spiega nel dettaglio in cosa consiste la raccolta firme: "I quesiti sono quattro e sono tutti tesi ad abrogare le norme istitutive del green pass. In particolare si chiede di cancellare  la legge 2021, numero 87, limitatamente all’articolo 9  ovvero quelllo riguardante le Certificazioni verdi Covid-19, il Decreto-Legge 23 luglio 2021, n.105, che regolamenta per l’esercizio in pseudo sicurezza di attività sociali ed economiche come i ristoranti,  il decreto legge del 6 che impone il green pass nelle scuole e nelle università oltre che nei trasporti, ed infine l’ultimo del 10 settembre 2021, n. 122 sempre in ambito scolastico, della formazione superiore e socio sanitario-assistenziale".

“Sono convinto che nel giro di pochi giorni si raccoglieranno le 500.000 firme necessarie per mandare al voto gli italiani sul green pass - prosegue Minutillo -. Oramai il malcontento è palpabile e bisogna iniziare a dare risposte concrete e democratiche a chi non accetta di subire la presa in giro di disposizioni che non hanno senso alcuno e che tantomeno servono a contagiare l’epidemia del Covid 19. Penso ad esempio alle mascherine chirurgiche che stanno imponendo ai bambini e ragazzi a scuola per ore e ore tutti i giorni: una misura ridicola ed inutilmente afflittiva. Siamo di fronte ad una azione di discriminazione di massa avvallata da tutte le forze politiche, anche quelle di opposizione: il referendum è oggi l’unica strada che rimane ai cittadini per opporsi a questa isteria collettiva del Covid".

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